Comunali: a Budrio la differenza la fa il Pd

Il 12 giugno ha vinto Debora Badiali. Alta l’astensione che ha punito il sindaco uscente Maurizio Mazzanti. La rete territoriale del centrosinistra e la capacità di mobilitare la base hanno fatto premio

di Maurizio Morini, innovation manager e Ambassador Mise per la trasformazione digitale, già consulente per il turismo del comune di Budrio


Visto che ne ho scritto pochi giorni prima delle elezioni, ecco la mia sintesi valutativa del voto del 12 giugno a Budrio, dove Debora Badiali, a capo di una coalizione di centrosinistra imperniata su Pd e altre quattro liste, si è imposta con il 50,32% quindi in maniera diretta al primo turno, rispetto al sindaco uscente Maurizio Mazzanti.

  1. Sintesi risultati tra i due principali contender

Badiali 50,32% (Pierini 2017 = 44,64)

Mazzanti 41,18% (2017 = 36,14)

Quindi l’incremento percentuale di oltre 5 punti rispetto al 2017 non è stato sufficiente a Mazzanti per conquistare almeno il ballottaggio a due. Ma come si può valutare il risultato? Vediamolo con i dati.

  1. Il Riepilogo generale
20172022delta
potenziali1474814922174
votanti87508233-517
percentuale59,3355,17-4,16
validi84908009-481

Quindi si è registrato un calo significativo dell’affluenza al voto. I votanti in meno in assoluto sono stati  517 (validi -481) a fronte di +174 soggetti aventi diritto a voto; a parità di percentuale con il  2017 hanno votato 620 elettori equivalenti in meno.

E questi sono i voti per sezione elettorale (ove non indicato le sezioni fanno riferimento al capoluogo Budrio).

  1. I voti per sezione elettorale, 2017-2022 e scarti relativi
20172022
sezioniPieriniMazzantiBadialiMazzantidelta PBdelta M
12071462182021156
22442172642272010
317218421917547-9
42112072332462239
Vedrana2842462892255-21
6259222258246-124
Mezzolara 722018125416934-12
Mezzolara 817114719014019-7
Prunaro 9236109252116167
Bagnarola 10252195231205-2110
Dugliolo 111156211067-55
1226517627418195
Maddalena 1318014221110931-33
14275253279301448
1524722425122541
Cento 16199163165212-3449
172531943322527958
totali3790306840303298240230

Quindi entrambi i contender guadagnano in fotocopia rispetto al 2017 in termini di valore assoluto (+240 contro +230). Nel 2017 Mazzanti aveva vinto solo una sezione elettorale, la 3; nel 2022 vince 3 sezioni elettorali.

Ricordo che se la crescita dei voti assoluti è quasi identica tra Badiali e Mazzanti,  c’è una differenza sostanziale nelle frazioni, ovvero Mazzanti fa -2 complessivamente, mentre Badiali realizza un significativo +45 senz’altro decisivo (infatti con 26 voti in meno per Badiali ci sarebbe stato ballottaggio).

La sintesi articolata delle relazioni tra capoluogo Budrio e le frazioni è la seguente.

  1. Sintesi dei risultati nel confronto tra Budrio capoluogo e Frazioni
PieriniMazzantiBadialiMazzantidelta PBdelta M
Budrio2133182323282055195232
Frazioni165712451702124345-2
totali3790306840303298240230

Mazzanti in particolare, rispetto al 2017, cala in assoluto a Vedrana, Mezzolara, Maddalena di Cazzano, perdendo 73 voti; guadagna di fatto a Cento grazie anche al candidato locale, evitando una vera e propria debacle fuori dal capoluogo.

Badiali ottiene 240 voti in più di Pierini in totale, ripartiti tra capoluogo e frazioni, Ma con i votanti del 2017 e la cifra di voti ottenuta sarebbe comunque rimasta sotto il 46%.

Alcune considerazioni e personali valutazioni sul risultato che abbiamo appena velocemente valutato:

1) Le mie previsioni prima del voto erano le seguenti:

votanti 60% = 8953

Badiali 45-46% = 4070 (+ 40 su effettivo)

Mazzanti 40-40,5% = 3600 (+302 su effettivo)

Quindi per Badiali ho di fatto previsto il voto effettivo, per Mazzanti la percentuale. Evidente la conferma del fatto che la base della sinistra organizzata resta una garanzia in termini di partecipazione: se calano i votanti la probabilità di successo del centrosinistra aumenta.

2) La capacità organizzativa e la volontà di fare campagna elettorale nelle frazioni ha sostanzialmente pagato: del resto, per tutto quanto accaduto negli ultimi anni causa eventi eccezionali, e per alcune situazioni specifiche non presidiate appieno, la situazione nelle frazioni era sicuramente la più critica per l’amministrazione uscente.

3) Siccome non ci sono alterazioni clamorose nei dati sezionali rispetto a 5 anni prima, e anche Badiali cresce soprattutto nel capoluogo, ritengo sia esistito un effetto speciale che ha consentito alla candidata dem di vincere. A mio avviso possiamo sostenere che l’effetto-rete del Pd provinciale, regionale e nazionale è stato determinante per il successo al primo turno; la mia stima è che l’impegno forte e il sostegno diffuso mostrato dal Pd complessivamente abbia significato probabilmente almeno il 3% di effetto, ovvero circa 250 voti.

4) Infine, la considerazione conclusiva riguarda il fatto che Badiali si trova in una posizione prospetticamente interessante. Comune economicamente e finanziariamente sistemato, Teatro Comunale e Torri dell’Acqua messi in sicurezza rispetto alle norme di legge, i milioni del Pnrr per il rinnovo delle strutture sportive e gli altri bandi aggiudicatisi, il nuovo centro per i giovani, una Proloco che dovrebbe essere d’esempio per tutte le analoghe strutture territoriali, programmi di sviluppo territoriale e turistico d’interesse per tutta la comunità: coniugando questo quadro virtuoso con una visione politica progressista, si può davvero realizzare un percorso amministrativo di grande interesse per tutti i cittadini.


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