Cine Teatro Orione: promuovere la cultura, coltivando dialogo e relazione

L’accesso alla cultura deve essere inteso come un diritto, basilare e fondativo, non dissimile da quello all’istruzione per l’importanza sociale che riveste. Agli operatori culturali la responsabilità di rendere tutto ciò possibile, rifuggendo facili ricette, compiendo scelte che premino e incentivino la partecipazione attiva e di comunità. Ecco perché abbiamo pensato a un questionario di “rispecchiamento” da condividere con la città

di Enzo Setteducati, direttore artistico del Cine Teatro Orione


Care lettrici e cari lettori di Cantiere Bologna, il Cine Teatro Orione ha inviato agli iscritti alla newsletter un questionario che sarà disponibile per la compilazione fino a domenica 24 luglio. Lo abbiamo chiamato di gradimento, in realtà è un questionario di “rispecchiamento”: è un modo per guardarci attraverso gli occhi degli spettatori, per approfondire quel dialogo che è il fondamento dell’innovazione che da anni l’Orione porta avanti e affrontare nuove sfide e criticità.

È bello parlare ed essere ascoltati, vedere ed esser visti, praticando scambio e relazione: è il dialogo il nostro modo di affrontare le difficoltà economiche e di rispondere al qualunquismo di certa retorica politica e di mercato.

I luoghi di cultura hanno oggi la grande responsabilità di mettere al centro il valore della presenza: “esserci”, essere presenti a se stessi, ai fruitori, al proprio tempo e fare sì che l’arte e le ritualità annesse diventino lo strumento per provare a leggere la complessità del contemporaneo.

L’accesso alla cultura deve essere inteso come un diritto, basilare e fondativo, non dissimile da quello all’istruzione per l’importanza sociale che riveste. Agli operatori culturali la responsabilità di rendere tutto ciò possibile, rifuggendo facili ricette, compiendo scelte che premino e incentivino la partecipazione attiva e di comunità. 

Da buoni artigiani pratichiamo i valori a cui teniamo con semplicità, offrendo occasioni di emozione e confronto grazie a un’offerta fatta di tante visioni fuori dal circuito mainstream ma che sono pienamente dentro al nostro tempo e che offrono chiavi di accesso sempre nuove, uniche e ricche alla contemporaneità.

Lo abbiamo fatto durante il primo lockdown, con una rassegna in streaming gratuito, DIS|CHIUSO, che attraverso le visioni del cinema indipendente, seppure a distanza fisica, desse modo di vivere in compresenza temporale. Abbiamo utilizzato con spirito inclusivo, di vicinanza e prossimità, quegli strumenti sviluppati per creare fruizioni solitarie, separando, alienando e creando sempre più vite parallele con scarse o nulle condizioni di incontro nel reale.

Seppur praticando cinema, ci sentiamo e ci viviamo come un teatro, un centro civico: attraverso la cura di una visione del mondo, piuttosto che focalizzandoci su generi o correnti artistiche, ci proponiamo con ostinata passione di indagare l’umano ed il suo tempo e di farlo in compresenza.

Il questionario è quindi un modo per ripercorrere assieme a chi vorrà compilarlo ciò che siamo, ma anche ciò che sceglieremo di essere, grazie alle idee e al sentire di chi vive l’Orione – e spesso anche tanti altri luoghi di cultura – nell’idea che l’innovazione che sentiamo di dover continuare a praticare possa essere tale solo riconoscendoci quale parte di una comunità più grande.

Vi chiediamo anche qualcosa di voi – ma i dati saranno trattati in forma rigorosamente anonima – perché il pensiero e le opinioni espresse non restino astratte, ma ci aiutino così ad approfondire quella conoscenza reciproca a cui teniamo. 

La nostra resta un’attività commerciale, ma rimaniamo convinti che  l’unico modo praticabile per raggiungere la sostenibilità (economica e non solo) sia quello di seguire le  regole di un esercizio pubblico e sociale, ben conscio della sua funzione, piuttosto che solo quelle dell’esercizio cinematografico.

Viva ciò che ci tiene umani e vivi!!!

Questo il link per accedere al questionario

Grazie del contributo che vorrete metterci.


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