La forza delle narrazioni e quella dei numeri

Certe affermazioni, che diventano informazioni, anche se sicuramente fatte in buona fede, risultano plausibili solo perché sono il frutto di una vulgata consolidata

di Beppe Ramina, giornalista


In due interviste pubblicate nelle pagine locali di un quotidiano, a un esponente di primo piano di Fratelli d’Italia e a un eminente politologo, si fanno due affermazioni plausibili ma non veritiere. FdI afferma: al Pilastro abbiamo vinto noi. Il politologo dice: non credo proprio che al Pilastro votino Pd.

Io ho votato altro a sinistra, ma i numeri sono numeri e le narrazioni sono narrazioni.

Nella zona di San Donato il Pd ha quasi doppiato FdI (4866 contro 2477 di FdI) e nei seggi del Pilastro alla Camera Fratelli d’Italia è prevalso nel solo 366 delle scuole Romagnoli (163 contro 142 del Pd). Anche nel seggio 366, tuttavia, se si sommano i voti di tutte le destre si ottiene 236, se si sommano quelli delle non destre (coalizione Pd, Azione, M5s, Up) si ottiene 308. In San Donato il confronto tra non destre e destre è di 69,2% a 28,82%.

È indiscutibile la vittoria delle destre nei collegi uninominali e in quelli purinominali, favorita dalle non destre le quali, divise, hanno consapevolmente scelto la sconfitta. Ma quelle affermazioni, che diventano informazioni, sicuramente fatte in buona fede, risultano plausibili solo perché sono il frutto di una narrazione consolidata, quella per cui le destre corrispondono ai bisogni delle persone fragili più delle formazioni che si richiamano alla storia delle sinistre.

Perciò al Pilastro hanno vinto le destre e non si vota Pd. Ma non è vero.

Photo credits: DiRE.it


Rispondi