Con l’inizio della stagione 2022/2023, il palcoscenico del Duse di via Cartoleria si conferma fulcro di una fitta rete di relazioni, in grado di esprimere al meglio il volto di un teatro che, seppur privato, svolge una chiara funzione pubblica
di Walter Mramor, presidente del Teatro Duse
La Stagione 2022/2023 del Teatro Duse di Bologna è una selezione di oltre sessanta spettacoli molto diversi tra loro, accomunati tutti da un unico tratto distintivo: l’assoluta qualità. Una proposta prestigiosa e molto eterogenea, dunque, pensata per intercettare le più ampie fasce di pubblico e per suscitare la curiosità anche dei nuovi spettatori, a cominciare dai giovani e dagli studenti.
La nuova Stagione Artistica ospiterà i grandi maestri della prosa come Geppy Gleijeses, Lucia Poli, Elisabetta Pozzi, Massimo Dapporto, Francesco Pannofino, Iaia Forte, Paola Quattrini, Giuseppe Cederna, Lella Costa, Antonio Catania, Tosca D’Acquino, Giampiero Ingrassia, Elena Sofia Ricci, Enzo Decaro, accanto ai talenti della scena contemporanea come Lodo Guenzi, Vanessa Incontrada, Carrozzeria Orfeo, Elio Germano, gli Oblivion e molti altri.
Se la prosa resta il caposaldo identitario del Duse, il cartellone è arricchito da appuntamenti di teatro di narrazione che sperimentano drammaturgie e concedono nuove visioni. Protagonisti di questo filone che estende lo sguardo oltre la prosa classica sono Carlo Lucarelli, Marco Goldin, Nichi Vendola, Natalino Balasso, Giorgio Lupano, Marco Travaglio, Paolo Rossi e Lino Guanciale. Il consueto programma dedicato alla drammaturgia al femminile Duse Racconti – Storie di donne, quest’anno sotto il segno dell’ironia, accoglie un poker di interpreti smaglianti e graffianti: Anna Maria Barbera, Paola Minaccioni, Serena Dandini e Arianna Porcelli Sofonov. Molti i concerti programmati; applaudiremo Raphael Gualazzi, Daniele Silvestri, Tony Hadley, Alex Britti, Simona Molinari, Tommy Emmanuel, Simone Cristicchi, solo per citarne alcuni.
A completare il programma un originale percorso dedicato alla danza contemporanea con gli ultimi lavori firmati da Balletto di Roma, Rbr Illusionisti della danza, Artemis Danza, la compagnia bolognese di Fabrizio Favale Le Supplici, Daniele Cipriani Entertainment, accanto ai classici immortali del balletto classico affidati al Russian Classical Ballet.
E se parliamo della forza onirica, direi magica, del teatro, non possiamo non citare l’attesissimo ritorno dello spettacolo Slava’s Snowshow di Slava Polunin, universalmente riconosciuto come il più grande clown del mondo che da trent’anni continua a incantare e stupire il pubblico di grandi e piccini.
Non mancherà il percorso creativo e partecipato dedicato ai più piccoli con le rassegne di Fantateatro, gli appuntamenti con i giovani musicisti Senzaspine e gli allievi della Bsmt. Proseguono, infatti, le collaborazioni con le produzioni e le realtà culturali del territorio, dal Bologna Jazz Festival alla nuova partnership con la Fondazione Musica Insieme. Il Duse si conferma, infatti, fulcro di una fitta rete di relazioni, in grado di esprimere al meglio il volto di un teatro che, seppur privato, svolge una chiara funzione pubblica.
È in questo solco, infatti, che si colloca anche la scelta, per nulla scontata, di mantenere invariati i costi di biglietti e abbonamenti. Dopo due anni di difficoltà dovute alla pandemia ci conforta l’idea di rivedere il pubblico senza mascherina ma non possiamo nascondere la preoccupazione per le conseguenze imperiose che la crisi energetica avrà anche sul nostro lavoro. Dovremo fronteggiare costi maggiorati, ma abbiamo deciso che questo non dovrà ricadere sul nostro amato pubblico.
Sono certo che la nuova Stagione al Duse saprà regalarci sia profonde emozioni che momenti di svago, ma anche l’occasione per riflettere insieme sul ruolo del teatro come bene comune imprescindibile.
Si
Il teatro è un bene comune di grande importanza.
Apre la mente e danza con il corpo, a fine serata sei volato in luoghi imprecisato e hai incontrato persone straordinarie, che mai più dimenticherai.
Il teatro è vita.