Il Centro Adozione, Affido e Accoglienza: un bilancio dopo tre anni di attività

Quando è nato il percorso gli obiettivi erano semplici, ma molto ambiziosi. Da una parte preparare, valutare e sostenere le famiglie che si candidano ad accogliere un bambino attraverso i canali dell’adozione; dall’altra, invece, qualificare i progetti di affido e accoglienza, attraverso il confronto e lo scambio tra gli operatori, con la supervisione e la sperimentazione di attività di sensibilizzazione e di coinvolgimento delle famiglie del territorio

di Tiziana Giusberti, Responsabile Centro metropolitano AAA dell’Azienda Usl di Bologna


Adozione, affido, accoglienza. Sono le tre A che compongono l’acronimo del Centro Metropolitano AAA, avviato nella estate del 2019 e progressivamente rafforzato nei mesi che hanno preceduto la pandemia.

Ma perché un servizio di supporto integrato? I bimbi che arrivano in adozione e in affido portano con sé storie spezzate, non hanno potuto contare su adulti in grado di aiutarli a crescere: non si fidano. Hanno bisogno di sentirsi “visti”, accettati, di capire se gli adulti sono affidabili.

L’esperienza di accoglienza e sostegno, sia individuale che di gruppo, alle famiglie adottive e affidatarie ci ha mostrato l’importanza di sostenere le famiglie nello svolgimento delle funzioni genitoriali assunte, per aiutarle a riconoscere le proprie aspettative e frustrazioni e a comprendere il significato dei comportamenti spesso complicati dei bambini, carichi di rabbia, di sfide, di insicurezze.

Il Centro metropolitano, che ha compiuto da poco tre anni di attività, accoglie l’équipe multidisciplinare composta da psicologi, assistenti sociali ed educatori, già attiva in ambito metropolitano nei tre diversi ambiti di riferimento. La creazione di questo spazio ha comportato il trasferimento degli psicologi, già impegnati sul tema dell’ adozione, all’interno della Casa della Salute Porto-Saragozza.

Quando è nato il percorso gli obiettivi erano semplici, ma molto ambiziosi. Da una parte preparare, valutare e sostenere le famiglie che si candidano ad accogliere un bambino attraverso i canali dell’adozione; dall’altra, invece, qualificare i progetti di affido e accoglienza, attraverso il confronto e lo scambio tra gli operatori, con la supervisione e la sperimentazione di attività di sensibilizzazione e di coinvolgimento delle famiglie del territorio.

Il Centro ha progressivamente sviluppato, inoltre, percorsi di accompagnamento e sostegno delle famiglie dopo l’arrivo dei bambini, anche attraverso un forte impulso alla condivisione in gruppo, ormai metodologia consolidata tra gli operatori coinvolti. La voce dei genitori è sempre stata centrale nella programmazione dei lavori del servizio, e anche coinvolta attivamente nei seminari che periodicamente sono stati realizzati. Ecco una testimonianza, frutto di un lavoro comune tra i genitori di un gruppo di post adozione:

«Chi di noi è entrato per la prima volta nel gruppo già avviato, si è stupito di ritrovarsi in un clima di accoglienza e condivisione. Ci siamo confidati le nostre difficoltà, senza nasconderci ansie e paure di non agire nel modo migliore per il bambino. Abbiamo così scoperto che le preoccupazioni e le ansie che sentivamo erano più o meno le stesse che avevano anche le altre famiglie, che le loro problematiche erano simili alle nostre. Il gruppo è non sentirsi soli in un percorso che ha momenti di grande gioia ma anche di forte difficoltà. Così, insieme, diventa più facile affrontare le difficoltà e imparare, non istruzioni d’uso ma una traccia, un percorso da seguire. Abbiamo condiviso con i nostri amici – perché nel gruppo abbiamo imparato, a volte dai nostri figli, a essere amici e non solo persone che periodicamente si incontrano – gli attimi di gioia e di sconforto che ogni giorno viviamo nelle nostre famiglie….»

Vengono periodicamente programmate occasioni di confronto e seminari rivolti a tutte le famiglie interessate, per approfondire temi di interesse comune come l’uso dei social network, il rapporto con la famiglia di origine, anche con l’apporto di esperti esterni.

Il Centro ha realizzato nel corso dell’ultimo anno anche due ulteriori nuove sperimentazioni, il gruppo Circolo della Sicurezza e il gruppo Terapia Dialettico-Comportamentale. Nonostante la pandemia, il Centro ha garantito nel 2021 oltre 200 incontri con le famiglie a cadenza mensile, anche rivedendo le modalità di lavoro, ricorrendo quanto più possibile a modelli organizzativi a distanza.

Tra le buone pratiche emerse nei diversi territori del bacino metropolitano, coordinate dall’équipe integrata del Centro AAA, il sostegno nel tempo per le famiglie adottive, la vicinanza solidale, l’esperienza offerta alle coppie candidate all’adozione presso case famiglia del territorio, la conduzione dei gruppi paralleli genitori/bambini in adozione e affido.

In copertina: il cardinale Zuppi e il sindaco Lepore in visita al Centro Adozione, affido e accoglienza, 18 giugno 2022. Photo credits: Paolo Righi


Rispondi