La visione di cambiamento di Ageop Ricerca

Dal 1982 l’Associazione Genitori Ematologia Oncologia Pediatrica vive al fianco delle famiglie, dei bambini e degli adolescenti ammalati di cancro che da Bologna, da altre regioni o da altri Paesi si sono rivolte al Policlinico Sant’Orsola, oggi Ircss, per accedere alle migliori cure disponibili

di Francesca Testoni, direttrice generale Ageop Ricerca


Quello che sta per concludersi è il 40esimo anno di attività di Ageop Ricerca. Quarant’anni vissuti insieme alle famiglie dei bambini e degli adolescenti ammalati di cancro che da Bologna, da altre regioni o da altri Paesi si sono rivolte al Policlinico Sant’Orsola, oggi Ircss, per accedere alle migliori cure disponibili.

Il 2022 era quindi l’anno giusto per mettere in cantiere la prima Valutazione di impatto sociale dell’Associazione. L’obiettivo della nostra vision è la volontà di fare in modo che ogni bambino e bambina, ogni adolescente ammalato di cancro e ogni famiglia dispongano di un modello di cura riconosciuto, personalizzato e umanizzato.

La nostra concezione di cura consiste nel considerare la persona nella sua unicità, differenza e complessità, coltivando un tessuto di relazioni che consenta a ognuno di riconoscere il proprio essere e il suo posto nel mondo. Se vogliamo che questo ideale di cura si realizzi e si declini in tutti gli ambiti e in tutti i luoghi adibiti all’assistenza, dobbiamo essere pronti a compiere una grande rivoluzione umana facendo un passo alla volta. La tutela dei più fragili è un diritto costituzionale, pertanto il nostro impegno deve essere rivolto a tutelarlo, pungolando le amministrazioni pubbliche affinché dispongano una distribuzione delle risorse idonea a garantirlo e a farsi carico dei servizi necessari.

È necessario che ci sia una reale coprogettazione per cui si realizzino rapporti continuativi e stabili, fondati sulla visione comune e collaborazione per la costruzione di un nuovo modello di welfare, possibile unendo forze e competenze di cittadini, imprese profit, non profit ed Enti Pubblici.

Riteniamo che il minore oncologico necessiti anche di un accompagnamento attento e costante in tutte le fasi del percorso, fino al reinserimento nella società attraverso la riabilitazione psicosociale. Miriamo a una società che non li discrimini, comprenda il loro vissuto e dia loro la possibilità di realizzarsi.

Abbiamo voluto la Valutazione di impatto sociale per sapere dove e come investire ancora per raggiungere i traguardi futuri.

Riguardo all’impatto delle attività di assistenza e accoglienza ai bambini e alle famiglie, è drammatico appurare quanto per la maggior parte delle famiglie l’Associazione risulti fondamentale per il sostegno umano, psicologico, economico e logistico offerto durante il delicato processo di diagnosi e cura.

Grazie all’erogazione di servizi indispensabili, come l’alloggio, i pasti, il trasporto e l’orientamento alle corrette informazioni, Ageop Ricerca è in grado di assicurare l’accesso alle cure a tutte le famiglie, garantendone e tutelandone i diritti fondamentali. Se da una parte tali riscontri ci inorgogliscono, dall’altra ci pongono di fronte all’evidenza che i diritti alla salute e alla libertà di scelta delle migliori cure non siano ancora pienamente garantiti nel nostro Paese.

Continueremo a impegnarci nel consolidare e tutelare lo sviluppo personale e professionale dei nostri dipendenti e volontari. Investiremo ancora di più nella formazione sul sapere, sul saper fare e, soprattutto, sul saper essere per accrescere la consapevolezza del loro ruolo. La stessa attenzione intendiamo rivolgerla al personale sociosanitario: oltre alla formazione che già sosteniamo, tra i nostri obiettivi futuri c’è quello di offrire loro un percorso di supporto psicologico analogo a quello già garantito ai dipendenti e ai volontari Ageop.

Se la società involve sempre di più nell’individualismo esasperato, noi andremo controcorrente ricostruendo un senso del vivere sociale che abbia come fine il bene di tutti nel loro insieme, ossia il bene comune.


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