Anaoai riparte per amore dello sport azzurro

La sezione bolognese dell’Associazione Nazionale Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia è stata una delle più numerose e prestigiose del Paese. I due anni del Covid hanno colpito duro e così si è spenta per distanziamento fisico. Ora, grazie alla determinazione e all’impegno dei suoi soci, le attività sono finalmente riprese a pieno ritmo

di Stefano Zammartini, presidente Anaoai Bologna


Ho provato a “fare il cinico”. Vinco, salgo sul famoso gradino più alto del podio e mi godo il momento senza lasciarmi trasportare da alcuna retorica. Il piano sembra funzionare. Poi la bandiera sale ed ecco che parte l’inno. Quello di Mameli. In quel momento capisco di avere perso la scommessa con me stesso. Le emozioni si prendono il palcoscenico.

Certo, bandiera e inno sono simboli, ma di un genere particolare, e funzionano. Qualcuno si commuove, qualcun altro gonfia il petto. Il punto è che ti senti parte di qualcosa più grande di te. Hai dato qualcosa per ricevere una ricompensa infinitamente maggiore. Lo stesso capita vestendo una maglia azzurra. Ricevi un mandato. Non rappresenti solo te stesso. Non c’è retorica. Quando gli anni passano capisci che il senso della maglia ti ha cambiato.

Targa alla sezione di Bologna dalla sede Nazionale di Roma, oggi Presieduta da Novella Calligaris

Lo spirito che ha riunito un primo gruppo di azzurri di Bologna è proprio questo. La maglia di una nazionale di uno sport rimane cucita addosso. Gli anni passano e l’esperienza sportiva si è riversata in una vita di lavoro. Impegno, determinazione verso un obiettivo e consapevolezza che nulla è scontato. Questo è il metodo semplice ed efficace che lo sport costringe ad accettare. Un percorso con molti alti e bassi e molti dubbi e poi delusioni e ancora illuminazioni. Tutto questo rimane e lega tutti quelli che hanno avuto il privilegio, onore e onere, di vestire la maglia azzurra.

La sezione di Bologna dell’Associazione Nazionale Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia (Anaoai) è stata una delle più numerose e prestigiose d’Italia. I due anni del Covid hanno colpito duro. Le associazioni si basano su rapporti personali e non possono vivere solo di zoom. Così si è spenta per distanziamento fisico. Ora, grazie alla famosa determinazione e all’impegno di cui si parlava è ripartita. La sede è nella moderna e funzionale sede del Coni regionale. Uno stimolo in più.

La sede del Coni Emilia-Romagna

I soci, azzurri di ogni età, condividono l’obiettivo di travasare sul territorio la loro visione. Non solo per il passato, ma soprattutto per mettere il proprio piccolo tassello nel presente.

Tra gli obiettivi per il 2023 una linea di lavoro risalta per importanza: valorizzare l’attività sportiva come elemento chiave per mantenersi in salute. Il che significa essere in grado di mettere a fuoco indicazioni chiare e, soprattutto, pratiche, per chi vuole muoversi per “stare bene”. Saranno coinvolti medici di varie specializzazioni. La prima basilare distinzione riguarda i parametri che devono essere tenuti in considerazione per individuare le differenze tra sport agonistico e attività fisica per la salute. Un punto fondamentale: sbagliare l’impostazione significa perdere la motivazione oppure, farsi male. Entrambe le cose hanno come effetto quello di vanificare gli sforzi.

In copertina: nella sede di Bologna. Da sinistra, Gianfranco Bernardi, Coordinatore Regionale Anaoai; Marco Brugnoli, Tesoriere Anaoai Bologna; Stefano Zammartini, Presidente Anaoai Bologna; Fausto Molinari, Consigliere Nazionale Anaoai; Davide Conti, Anaoai Ferrara.


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