Dalla Magistratura alla Segreteria del Pd, la realtà femminile e femminista immette, in ogni ambito della convivenza civile laica e religiosa, un impulso di novità e di rinnovamento che rendono questa giornata ancora più carica di significati. A Bologna, per impulso innanzitutto di Simona Lembi, l’otto marzo vedrà un impegno istituzionale molto qualificato
di Aldo Bacchiocchi, già dirigente politico
Quest’anno la storica ricorrenza dell’otto marzo si carica di molti significati. Innanzitutto il nostro pensiero va a quel mondo femminile che soffre terribilmente in Afganistan, in Iran, nel Medio Oriente, in Africa e in tante parti del mondo. Anche in Italia è ancora il femminicidio la vera e propria piaga che lacera la convivenza civile.
Queste sofferenze, che non vanno mai dimenticate, non ci devono però impedire di cogliere le novità che hanno investito il nostro Paese a vari livelli. Magistratura, Presidenza del Consiglio, Segreteria del Pd. La realtà femminile e femminista immette, in ogni ambito della convivenza civile laica e religiosa, un impulso di novità e di rinnovamento che sono davvero straordinari.
Da noi, a livello metropolitano e per impulso innanzitutto di Simona Lembi, l’otto marzo vedrà, tra l’altro, un impegno istituzionale molto qualificato. E poi ci sono i sindacati, i centri sociali e altre realtà che è impossibile censire.
La Mimosa è il fiore dell’otto marzo. Fiore di speranza, che va oltre la “fatica” di vivere. La mimosa si contrappone alla ginestra, simbolo leopardiano del pessimismo che rimanda al Vangelo secondo Giovanni: «E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce».
L’otto marzo è locuzione di sintesi che racchiude dolcezza, femminilità, sacrifici terribili ma anche inesausta speranza di vita.
Photo credits: Corriere di Bologna