Ciclovia del Sole, sfida e occasione per tutta l’area metropolitana

La nuova infrastruttura in fase di completamento si inserisce nel tracciato europeo Eurovelo 7 e, con i suoi 153 km da Mirandola a Porretta, rappresenta un’opera di importanza strategica per tutto il territorio bolognese. Il progetto del lotto che va dal Parco della Chiusa a Marzabotto, per il quale è previsto l’inizio dei lavori entro dicembre, è stato presentato il 14 marzo scorso alla Casa della Conoscenza di Casalecchio

di Barbara Beghelli, giornalista


Lento è il turismo su due ruote, ma in recupero, in tutto il Belpaese, e a Bologna perfino avanti, tanto che ci prepariamo ad accogliere pure la Fiera del Cicloturismo, l’1 e 2 aprile, il primo evento in Italia interamente dedicato al mondo del turismo in bici, nazionale e internazionale.

Ma a che punto siamo con le infrastrutture che servono per realizzare la vacanza eco-sostenibile? Parrebbe bene, sul nostro territorio, almeno a giudicare dalle nuove opere, già operative e in via di realizzazione. L’ultima tra le ‘vie verdi’ presentata giusto qualche giorno fa alla Casa della Conoscenza è il nuovo lotto della Ciclovia del Sole. Partirà entro dicembre la realizzazione del tratto che va dal parco della Chiusa a Marzabotto, mentre lo scorso aprile è stato inaugurato il tratto tra Mirandola e Sala Bolognese, finanziato sempre con 5 milioni di euro del Ministero (decreti ministeriali ciclovia e Pnrr).

La Ciclovia, che è inserita nell’Eurovelo 7 – tracciato europeo di 7mila chilometri che unisce la Norvegia a Malta – ha un’importanza strategica nell’attrarre cicloviaggiatori non solo italiani ma, soprattutto, europei. Non solo. Essendo già finanziata, la Città Metropolitana ha potuto in parallelo affidare l’incarico per l’aggiornamento del piano di fattibilità e l’esecuzione del progetto compresa la messa in sicurezza del tratto stesso. È anche partito il percorso di partecipazione che vorrebbe coinvolgere tutti: enti, associazioni e cittadini interessati dal nuovo percorso, come avviene in queste occasioni che implicano cambiamenti della viabilità e non solo.

Il progetto è stato illustrato ai sindaci dei sei comuni coinvolti – da Mirandola a Porretta per un totale di 153 km – dalla consigliera comunale con delega alla Mobilità Ciclistica Simona Larghetti: «La Ciclovia del Sole – ha detto – è una sfida importantissima per il nostro territorio, uno dei tragitti Eurovelo che attraversano l’Italia, quindi l’unica ciclovia di rilevanza europea della nostra regione».

In effetti, se si pensa che su 3700 km complessivi, da Malta a Capo Nord, 153 km passano proprio per i comuni della Città Metropolitana di Bologna, si può comprendere la soddisfazione: «È un grande sogno quello di riuscire a completare tutto il tracciato con una ciclovia di qualità, accessibile anche a chi fa turismo a piedi, che potrà attraversare i centri abitati del nostro splendido territorio, dalla pianura all’Appennino». Un capolavoro di biodiversità del paesaggio e un’occasione per riqualificare, insomma, ponendo fine ad abusi edilizi e frane, che permetterà di costruire ponti che riuniscono sponde da sempre separate e «far attraversare i nostri boschi in modo rispettoso per la fauna».

Entusiasta anche la sindaca di Marzabotto Valentina Cuppi: «È una grandissima occasione che la popolazione aspetta da tanto, noi stiamo lavorando da tempo con l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese per far sì che il nostro territorio sia valorizzato e affinché la ricchezza culturale, storica e ambientale sia anche occasione per creare nuovi posti di lavoro grazie al turismo sostenibile». La Ciclovia, che passerà accanto allo spazio rigenerato della Cartiera a Lama di Reno, poi alla Pieve di Panico, vicino al museo Etrusco e al Parco Storico di Monte Sole, «valorizzerà ancora di più zone già visitate da turisti che potranno essere ancora più conosciute».

Nel punto più vicino a Bologna la Ciclovia del Sole attraversa Casalecchio di Reno, per l’esattezza in uno dei tratti più affascinanti, il Parco della Chiusa che, ancora una volta, come sottolinea l’assessora all’ambiente Barbara Negroni, «si conferma ambitissima mèta green, in questo contesto addirittura di rilevanza internazionale», serbatoio di biodiversità dove si sono diffuse soprattutto in questi ultimi anni importanti pratiche di conservazione ambientale e di turismo verde: «Abbiamo così voluto mettere a sistema la straordinaria bellezza di questo tratto dell’Appennino bolognese insieme con il cammino a piedi e le escursioni in bicicletta, ma anche investendo in infrastrutture di qualità che siano in grado di accogliere e contribuire allo sviluppo di tutti i servizi collaterali e d’accoglienza, creando così un circuito virtuoso».

Photo credits: Ciclovia del Sole


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