Quello che sulla carta si presentava come un servizio indubbiamente innovativo e digitalizzato, sta mostrando molte crepe in tante zone della città. C’è bisogno di correttivi immediati
di Massimiliano Cordeddu, giornalista
Stanno spingendo la cittadinanza a odiare i parcometri, spingendo sempre di più verso il cashless e l’utilizzo delle applicazioni che, con ogni probabilità, pagano per poter proporre il servizio in questa città. Vi spiego il perché…
Doppia tariffa
I parcometri che dovrebbero consentire la doppia tariffa ancora non lo fanno. Il problema dovrebbe essere in via di risoluzione, ma siamo in alto mare. Altro esempio è il parcometro presente in Riva Reno in rapida rotazione, che ha la tariffa 9-20 e che è il parcometro di riferimento anche delle vie traverse che ne sono invece sprovviste. Chi dovesse pagare alle 8:00 sarebbe scoperto fino alle 9:00. Oppure i parcometri che coprono più vie con differenti tariffe, propongono solo la tariffa più alta con la scusa di proteggere il cittadino in modo tale che non sbagli a selezionare la tariffa e non rischi di pagare la sanzione, mentre non c’è proprio la possibilità di farlo scegliere.
Ubicazione parcometri
Gli accertatori trovano difficoltà nell’indicare l’ubicazione dei parcometri alla cittadinanza poiché, anche quelli che sono stati disattivati, risultano ancora in parte presenti sul territorio ma non funzionanti. Erano stati “fasciati” da una plastica nera, che sembrava quasi un atto vandalico, e i cittadini li hanno “liberati”, portando in fallo i successivi che lo vedono scoperto.
Il numero ridotto dei parcometri porta non poche difficoltà ai cittadini che non riescono a pagare agevolmente, a volte andando in direzione opposta rispetto a dove devono andare, compiendo molta più strada a piedi non voluta. Un altro problema del numero ridotto è anche il fatto che i parcometri con problematiche non possono essere utilizzati e obbligano l’utenza alla ricerca di un parcometro senza sapere dove sia.
L’ubicazione, presente sul sito internet di Bomob, dovrebbe essere facilmente raggiungibile tramite qr code o link abbreviato presente su ogni parcometro, ma non è riportato o lo è in maniera non di facile individuazione; si dovrebbe agevolare anche l’utenza forestiera che non conosce la città, mentre allo stato attuale ti mostra la mappa ma non ti dice dove sei né come orientarti. Riporta invece tutti i parcometri, anche quelli che non risultano funzionati per un disservizio, e così chi tra mille peripezie è riuscito a collegarsi, orientarsi e poi a raggiungere il parcometro desiderato, non è detto che lo trovi funzionante o che sia della tariffa corretta.
Per esempio in via Ugo Foscolo ( zona 1.80 €/ora) l’unico parcometro comodo è in Porta Saragozza (zona 2.40 €/ora) che, attualmente, non ha la doppia tariffa e la cittadinanza non viene avvisata tramite alcuna comunicazione; nel caso di cittadino attento, questi si troverà obbligato alla ricerca di un parcometro avente tariffa corretta. L’unico parcometro che era ubicato nella vicina Frassinago è stato tolto e ora la via risulta essere senza parcometri, pertanto quello più vicino con la tariffa corretta lo si troverà solo a metà di Santa Caterina, col rischio che gli accertatori passino nel frattempo che il cittadino percorra tutta questa strada avendo già la multa sul parabrezza. Malfunzionamento e scarsità rappresentano un grave disagio alla cittadinanza, che per provvedere al pagamento è spinta a fare tanti metri in più rispetto a quelli che sono stati sbandierati come “innovazione”. Certo con le nuove modalità il cittadino non deve tornare alla macchina per mettere il ticket sul cruscotto, ma se il parcometro non funziona o si paga la tariffa più alta o si perde tempo alla ricerca di parcometri posizionati nei posti più impensati…
Problematiche parcometri
Altro problema sono i parcometri touch che non prendono correttamente il tasto premuto, eventualità che si verifica anche con quelli che hanno ancora la tastiera ma con tasti non funzionanti. Questi parcometri vengono bloccati con i “ferretti” in maniera molto più facile dai malfattori e sono più difficili per gli accertatori da sbloccare. Se un cittadino decidesse di ricevere indietro il denaro, i soldi resterebbero bloccati da sistemi creati ad hoc e verrebbero raccolti solo da mani esperte. Se il parcometro risulta non funzionante la ricerca del sostituto è qualcosa di estremamente difficoltoso per la cittadinanza. Infine, molti parcometri non accettano monete o carte.
Prolungamento della sosta
I parcometri che dovrebbero consentire di prolungare la sosta non hanno tutti lo stesso menù e non sono intuitivi. Attualmente quasi nessuno consente di prolungare la sosta. Quando possibile, il prolungamento della sosta è ammesso solo di ora in ora. Nel caso all’utente servisse più di un’ora, dovrà effettuare più transazioni, tante quanti i periodi di sosta prolungata di cui necessita. Dovrebbe invece essergli permesso di prolungarla per quanto vuole (per esempio fuori dagli ospedali non è pratico dover uscire ogni ora per prolungare la sosta). Nel malaugurato caso in cui il cittadino arrivi tardi rispetto all’orario della sosta, poi, dovrà pagare una nuova sosta alla tariffa del parcometro in cui si trova, rischiando così di prendere una multa se si trova in fascia tariffaria minore oppure di pagare molto di più se si trova in aree a fascia di alta tariffazione (centro storico o cerchia del mille) con l’auto parcheggiata fuori mura.
Meno male che qualcuno si è accorto della totale inadeguatezza del nuovo piano sosta a pagamento e di chi lo gestisce : hanno ridotto i parcometri e non si può più pagare con le moneta contante. Questa è l’arroganza di chi amministra questa città e penalizza chi usa l’auto. “W i patatini da ZTL”….
Articolo molto documentato
Buongiorno, da scooterista (e ciclista) impenitente , e quindi TOTALMENTE ALLO SCURO DEL PROBLEMA (PER MIA FORTUNA) devo ammettere che sono rimasto allibito a leggere questo articolo , stentavo a crederci che si potesse arrivare a fornire un DIS- SERVIZIO COSI’ SPUDORATAMENTE FASULLO E INDECENTE AI CITTADINI. ma evidentemente la protervia e la arroganza della ns amministrazione non conosce limiti di sorta, La prima cosa sensata, da fare, secondo me sarebbe quella di REVOCARE LA LICENZA ALLA SOCIETA CHE STA FORNENDO DETTO SERVIZIO e sinceramente non me ne importa un baffo se ha vinto un appalto o una lotteria dello scontrino… per manifesta INCOMPETENZA. Credo stia succedendo pari pari quello che gia’ si ripete con la faccenda del People mover : dilettanti allo sbaraglio. Tutta LA MIA SOLIDARIETA’ E COMPRENSIONE AI “COLLEGHI” AUTOMOBILISTI (anche di fuori Bologna ) che si trovano giornalmente a combattere contro questo mostro burocratico e tecnologico
Andrea carloni