Di storia in storia. Ecofesta 2023

Anche quest’anno a Calderara di Reno, dal 13 al 16 aprile presso la Casa della Cultura Italo Calvino, torna l’appuntamento con il pensiero sostenibile, frutto di un intenso lavoro di collaborazione fra le istituzioni culturali e le principali realtà associative della città, unite dalla volontà di dedicare quattro giorni di eventi per condividere riflessioni su temi quanto mai attuali e valorizzare una sensibilità a cui siamo chiamati come individui e collettività

di Nicola Puccinelli, Casa della Cultura Italo Calvino Calderara di Reno


Il titolo di questa edizione, Di storia in storia, sintetizza il tema cardine di Ecofesta 2023: mettere al centro la comunità e chi se ne prende cura in risposta al crescente individualismo e alla frammentazione sociale funzionali alla logica del profitto.

Con questa kermesse cerchiamo di ricomporre quanto si è disgregato negli ultimi anni, con l’intento di rimettere al centro le relazioni: fra le persone, fra esseri umani e ambiente, fra individuo e comunità. Lo facciamo a partire da storie, comuni o esemplari, che raccontano come le strade possano divergere eppure rimanere connesse attraverso la condivisione di alcuni tratti essenziali di umanità.

Maurizio Pallante, scrittore, ambientalista, fondatore del partito dei Verdi e del Movimento per la decrescita Felice che sarà ospite dell’Ecofesta, ci ricorda che «la mutazione antropologica, che ha indotto gli esseri umani a mettere il profitto al primo posto nella loro scala di valori e a perseguirlo spacciando come progresso anche la devastazione di aree sempre più vaste della superficie terrestre, è avvenuta a livello culturale e a livello culturale occorre costruire un nuovo paradigma». Per riuscire a farlo, come sottolinea Rebecca Solnit in un suo recente articolo pubblicato sul Guardian, dobbiamo combattere una profonda crisi di narrazione perché «siamo circondati da storie che ci impediscono di vedere le possibilità di cambiamento, di crederci e di fare qualcosa perché si realizzi. Alcune di queste storie sono abitudini mentali, altre sono propaganda industriale». Questo muro della narrazione può essere sconfitto, secondo l’attivista Adrienne Maree Brown, modellando il futuro che desideriamo e che non abbiamo ancora sperimentato. Per farlo dobbiamo prima «combattere una battaglia dell’immaginazione», e sempre Solnit ci ricorda che «per fare ciò che ci impone la crisi climatica dobbiamo trovare storie di un futuro vivibile, storie di forza popolare, storie che motivino le persone a fare quel che serve per creare il mondo di cui abbiamo bisogno».

Partiamo Giovedì 13 alle 20.30 con una doppia inaugurazione: da un lato la mostra fotografica “Storiæ”, selezione di immagini d’archivio che presenta una visione delle diverse anime di Calderara e dei suoi abitanti: una storia che si dipana dalle origini del paese a inizio ‘900 per arrivare all’età contemporanea, in cui l’antico e il nuovo convivono in un processo di sviluppo e rigenerazione che caratterizza il presente della città. Inaugurerà anche “We don’t have a second plan-et” di Cristina Li Pera, realizzata in collaborazione con ReMida Bologna_Terre d’Acqua, che ripercorre la storia di un progetto di pulizia di 32 tonnellate di rifiuti in cinque mesi. Dalle mostre emergono due voci di imprenditori con esperienze differenti ma rappresentative del variegato scenario imprenditoriale calderarese, Michela Mazzanti, direttrice di Mollificio Felsineo, e Madi Sakandé, direttore di New Cold System: racconteranno le loro storie durante il talkStorie d’impresa” che seguirà l’inaugurazione delle mostre. 

Venerdì 14 aprile dalle 19 alle 22 protagoniste saranno le storie del docu-film di Lorenzo StanzaniDa Bologna a Roma in tandem”, che racconta l’esperienza di un gruppo di ciclisti, tra i quali anche persone con disabilità, che hanno raggiunto Roma in bicicletta. A seguire, la proiezione di “P.E.D.R.O. Tra comunità d’emergenza e cast cinematografico”, il progetto dell’artista Carolina Cappelli, curato da Adiacenze, che da oltre un anno coinvolge la comunità calderarese over 60 in una serie di laboratori di pratiche performative, immagini in movimento e tecniche di sopravvivenza ispirate al film “Il Signore delle Mosche” di Peter Brook.

Proseguiamo sabato pomeriggio, dalle 16 alle 18, con il workshopImmaginare un futuro sostenibile” – diviso in due appuntamenti, di cui il secondo domenica dalle 15 alle 17 – tenuto da Maurizio Pallante in cui si cercherà di immaginare insieme il futuro e soluzioni ecologiche partendo da esempi concreti, possibili e utili. Il primo incontro sarà dedicato al PRESENTE e ha come obiettivo generale quello di sviluppare una consapevolezza e un linguaggio condiviso per mettere a fuoco le principali problematiche che caratterizzano l’attuale scenario di crisi ecosistemica. Dalle 18.30 alle 20 si terrà la tavola rotonda a cura di ReMida Bologna_Terre d’Acqua dal titolo “Plastic Tellers – Racconti dal mondo”, durante la quale, assieme a ospiti internazionali, verranno raccontate storie a partire dagli oggetti abbandonati, da chi li raccoglie a chi li riutilizza e li ricicla in maniera funzionale e creativa, a chi crea progetti a questi scopi. 

Una piccola pausa con aperitivo prima di riprendere con l’ultimo evento della giornata, il talkPer un futuro sostenibile – Tra protesta e proposta”, alle ore 21.00. Ritroveremo Maurizio Pallante in dialogo con attivisti dei gruppi ecologisti Fridays For Future, Extinction Rebellion e Ultima Generazione. Si parlerà delle rispettive visioni, per capire differenze e punti di contatto e ascoltare modi di incanalare la protesta nella proposta e generare velocemente delle ricadute positive sul clima e sulle persone. Modera Stefano Migliore di Radio Città Fujiko.

Infine, domenica 16 aprile dalle 10 alle 12.30 le associazioni del territorio Bottega Danza, ReMida Bologna_Terre d’Acqua e Solechegioca organizzano laboratori e attività per bambin* e ragazz* aperti alla cittadinanza. A conclusione di questa edizione, dalle 15 alle 17, si terrà la seconda parte del laboratorio per adulti con Maurizio Pallante, “Immaginare un futuro sostenibile”: si esploreranno soluzioni possibili alla crisi climatica dal punto di vista tecnologico, economico-finanziario e di mediazione politica.

Tutti gli appuntamenti sono a ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria per il laboratorio di Maurizio Pallante “Immaginare un futuro sostenibile” (per iscriversi, scrivere a casadellacultura@comune.calderaradireno.bo.it oppure chiamare al 3428857347) e consigliata per le attività per bambini e bambine di domenica 16 aprile. Info e programma completo su: www.culturara.it.


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