L’Emilia-Romagna dopo l’alluvione. Riflessioni su Clima e territorio

Venerdì 30 giugno alle ore 9.30, nella sala “Guido Fanti” in Viale Aldo Moro 50, il gruppo Europa Verde dell’assemblea regionale organizza un incontro con esperti riconosciuti e associazioni per condividere le loro conoscenze e approfondire temi come il dissesto idrogeologico, il consumo di suolo e la tutela dell’ambiente

di Silvia Zamboni, presidente del Gruppo Europa Verde, Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna


Dopo la tragica alluvione che ha colpito la Romagna e parte dell’Emilia, il Gruppo Europa Verde dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna promuove un incontro pubblico (qui il programma) con l’obiettivo di offrire un’occasione di riflessione sulla corretta cura e gestione del territorio che sia davvero sostenibile, e in grado di incrementarne la resilienza ai fenomeni meteo estremi sempre più frequenti e devastanti a causa dell’accelerazione del riscaldamento globale. L’iniziativa si terrà venerdì 30 giugno alle ore 9.30 nella sala “Guido Fanti” in Viale Aldo Moro 50, Bologna.

In queste settimane noi Verdi e ambientalisti siamo stati oggetto di critiche surreali, che ci addossavano la responsabilità dell’alluvione per aver impedito di abbattere gli alberi sulle sponde dei fiumi, per aver impedito di costruire a causa di un eccesso di…difesa degli ecosistemi. Noi che da decenni richiamiamo l’attenzione sui cambiamenti climatici che sono all’origine degli eventi meteo estremi sempre più ricorrenti, come le torrenziali piogge che hanno annegato ampi territori della nostra regione; noi che da decenni chiediamo di rallentare il consumo e l’impermeabilizzazione del suolo.

Dopo settimane di disinformazione sulle cause dell’alluvione, abbiamo invitato esperti riconosciuti a condividere le loro conoscenze per mettere a fuoco il dissesto idrogeologico, il consumo di suolo, la protezione delle aree vulnerabili e la realizzazione di infrastrutture idrauliche sicure nell’ottica delle sfide legate ai cambiamenti climatici, la rinaturazione del corso dei fiumi e la funzione della vegetazione spondale nella mitigazione delle inondazioni e dell’erosione e nella promozione della biodiversità. Un contributo di idee ed esperienze che mettiamo a disposizione per accrescere la consapevolezza di cittadini, imprese e amministratori pubblici sui temi dell’ambiente e dell’emergenza climatica.

L’evento, che avrò il piacere di introdurre e coordinare, sarà aperto dalla Vice Presidente della Regione Emilia-Romagna Irene Priolo. Nel corso della mattinata interverranno:

Carlo Cacciamani, direttore dell’Agenzia Nazionale per la meteorologia e climatologia “ItaliaMeteo”, responsabile Struttura tematica Servizio IdroMeteoClima di Arpae Emilia-Romagna e co-autore di oltre 90 pubblicazioni e report nel campo della previsione meteorologica ad area locale, della climatologia e dei cambiamenti climatici.

Erasmo D’Angelis, già responsabile della struttura di missione sul dissesto idrogeologico Italia Sicura, è tra i promotori della Fondazione “Earth and Water Agenda” (Ewa), costituita a Firenze nel 2021, che ha scopo di promuovere studi, ricerche e incontri finalizzati alla valorizzazione e alla tutela dell’ambiente.

Michele Munafò, ingegnere per l’ambiente e il territorio, professore presso l’Università Sapienza di Roma, dirigente di ricerca di Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e responsabile del Rapporto sul consumo di suolo in Italia.

Sauro Turroni, urbanista di formazione, progettista del Piano territoriale paesistico dell’Emilia-Romagna, durante la sua attività parlamentare dal 1992 al 2006 si è occupato di paesaggio, beni culturali, rifiuti, energia ed è stato relatore di numerosi provvedimenti riguardanti alluvioni e terremoti.

Paolo Pupillo, professore emerito dell’Università di Bologna, è stato preside della Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali e più volte presidente del corso di Scienze Biologiche; fa parte del Comitato scientifico della Federazione nazionale Pro Natura.

Fausto Bonafede, biologo naturalista e consulente scientifico del Wwf, da decenni segue, anche sul campo, il tema della cura della vegetazione spondale dei fiumi.

Armando Brath, Professore Ordinario dal 1994 presso l’Università di Bologna, dove insegna Costruzioni Idrauliche e Protezione Idraulica del Territorio. È autore di oltre 250 pubblicazioni scientifiche, molte delle quali apparse sulle principali riviste internazionali del settore. Dal settembre 2015 è Presidente nazionale dell’Associazione Idrotecnica Italiana. È Direttore responsabile de “L’Acqua”, principale rivista tecnico-scientifica italiana nel settore dell’ingegneria delle acque.

Bruna Gumiero, ecologa fluviale con oltre 30 anni di esperienza, insegna all’Università di Bologna ed è stata co-fondatrice del Cirf (Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale).

Francesco Tornatore, dirigente tecnico dell’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po.

La mattinata sarà conclusa dall’intervento di Angelo Bonelli, deputato dell’Alleanza Verdi-Sinistra e segretario della Commissione Ambiente e Territorio della Camera. Nella sessione pomeridiana (vedi programma allegato), prevista a partire dalle ore 15.00, verrà dato spazio a testimonianze dai luoghi alluvionati e a diverse associazioni (tra cui Legambiente, Aiab, Rete Humus, Fridays for Future, Anab). L’incontro sarà concluso da Paolo Galletti, co-portavoce Verdi-Europa Verde Emilia-Romagna.


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