Due totem multimediali raccontano, immaginandole, cosa sarebbero potute essere le vite delle vittime della strage del 2 agosto se non fossero state interrotte dalla bomba. Le installazioni nella sala d’aspetto della stazione e nel “cantone” tra via Ugo Bassi e Piazza Nettuno. Il nuovo progetto di Cantiere Bologna
di Aldo Balzanelli, giornalista
Due totem multimediali che raccontino, immaginandole, cosa sarebbero potute essere le vite delle vittime della strage del 2 agosto se non fossero state interrotte dalla bomba. È il nuovo progetto dedicato alla memoria ideato da Aldo Balzanelli e Cinzia Venturoli per Cantiere Bologna, in collaborazione con l’Associazione tra i familiari delle vittime. Da ieri sera al pomeriggio del 3 agosto le “voci delle vittime” saranno diffuse in due luoghi della città, la sala d’aspetto della stazione e il “cantone” all’angolo tra via Ugo Bassi e Piazza Nettuno.

Per ciascuna delle 85 persone uccise dall’attentato è stato elaborato un breve testo (circa 20 secondi) che immagina e racconta, in prima persona e sulla base delle rispettive biografie, come sarebbe potuto essere il percorso di vita interrotto dalla bomba. Un modo per coltivare la memoria, per mostrare che una vita ne può contenere cento altre fatte di sogni e di futuro.

I testi sono stati scritti e letti in parte ragazzi delle scuole di Bologna e dell’area metropolitana, realizzando con loro dei veri e propri laboratori per riflettere su cosa significa nella concretezza un attentato terroristico come quello della stazione. In parte sono stati coinvolti alcuni attori/attrici: Alessandro Bergonzoni, Valentina Lodovini, Lella Costa, Neri Marcorè, Angela Malfitano, Margaret Collina. Infine i “narratori” che in passato hanno “raccontato” pubblicamente le biografie delle vittime.
Hanno partecipato al progetto anche il sindaco di Bologna Matteo Lepore e la presidente dell’Assemblea legislativa regionale Emma Petitti.
Nel progetto sono coinvolti, oltre naturalmente all’Associazione tra i familiari delle vittime, il Comune di Bologna, che ha dato il patrocinio e ha inserito l’iniziativa nel cartellone estivo, l’Assemblea della Regione Emilia-Romagna, Hera, la Biblioteca Sala Borsa e le Cucine Popolari.
La registrazione diventerà anche un podcast.
“Vite interrotte il 2 agosto 1980” segue le iniziative che da alcuni anni Cantiere Bologna organizza per tenere viva la memoria del 2 agosto 1980. Dalle “Stazioni della memoria” del 2020, ai “Sampietrini della memoria” del 2021, fino al “Futuro della memoria” dello scorso anno.
«Queste storie dentro la storia – ha commentato il sindaco Matteo Lepore – hanno lasciato un segno indelebile nella nostra città. Il lavoro importante che facciamo ogni anno nelle scuole e nelle biblioteche, con le tante iniziative organizzate dall’Associazione tra i familiari delle vittime della strage alla stazione, ha il senso di tenere vivo tutto questo. Più che mai oggi alla luce della sentenza sui mandanti della strage e dei tentativi più o meno evidenti dei nuovi depistaggi che serpeggiano in un clima politico-istituzionale a livello nazionale di nuovo ostile verso le vere vittime di quanto accaduto».
Emma Petitti, presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna: «Sono passati 43 dall’attentato alla stazione di Bologna. Oggi le voci di quelle 85 persone, le loro storie, rivivono nel progetto “Vite interrotte”. Per me, per l’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, è un onore sostenere questa iniziativa che, come ogni anno, mantiene viva la memoria sulla strage e tutto ciò che rappresenta. Per questo ho “prestato” con piacere la voce ad Antonella Ceci, una delle vittime la cui vita è stata interrotta a soli 19 anni, mentre aspettava il treno per raggiungere il suo posto di lavoro, uno zuccherificio a Ravenna. Ringrazio Cantiere Bologna per questa opportunità e per l’impegno profuso nel mantenere vivo il ricordo sul 2 agosto 1980».
Partecipai a organizzare il primo anniversario della strage e a distanza di 41 anni nulla di quella incredibile esperienza è svanito. Bellissima iniziativa di Cantiere Bologna che ogni anno costruisce sentieri per la memoria.
Iniziativa intelligente e commovente
Complimenti anche ad insegnanti ed alunni delle scuole coinvolte nel progetto!