Il Tram renderà più verde e sostenibile la città

Al termine dei cantieri avremo un +828 alberi nella ripiantumazione e +2600 alberi equivalenti grazie agli effetti del tram. Per questo motivo non c’è ragione di agitarsi o preoccuparsi degli abbattimenti davanti all’Ospedale Maggiore

di Fausto Tomei, modellista agro-metereologico Arpa


In questi giorni un gruppo nutrito di cittadine e cittadini protesta in modo vibrante contro l’abbattimento degli alberi in relazione ai lavori per la costruzione della prima linea del Tram. Questo articolo e il ragionamento che ne consegue attirerà molte critiche, ma fa parte del gioco: essere ambientalisti vuol dire valutare gli impatti sull’ecosistema delle varie misure, non fare demagogia.

Faccio alcuni esempi prima di entrare nel vivo dell’attualità bolognese: quando ci fu la campagna del M5S per salvare gli ulivi del Salento dagli abbattimenti (si proponeva di abbattere una striscia di alcuni km) scrissi che erano folli: era l’unico modo per fermare la xylella e salvare il resto degli ulivi. Il risultato è noto: gli abbattimenti non vennero fatti e tutti gli ulivi del Salento sono morti.

Quando invece a Bologna apparve un piano per costruire un outlet ai Prati di Caprara, progetto che sembrava inevitabile, cercai in ogni modo di fermare lo scempio, sino a trovare in un vecchio piano regolatore degli anni ’60 il grimaldello normativo per bloccare il progetto.

Anche sul Passante siamo intervenuti per rendere più sostenibile l’intervento, ma è inutile tornare sul punto che tanti fanno finta di non capire: tra fare le anime belle che cavalcano la protesta senza cambiare nulla e migliorare l’impatto ambientale del progetto esistente, abbiamo scelto senza alcun dubbio la seconda.

In generale vale una regola: di caso in caso, la scelta deve andare su quella che è l’opzione migliore per territorio ed ecosistema.

Veniamo al tram: la linea rossa in costruzione ha un percorso di circa 15 km, dalla zona ovest della città al centro, stazione, Bolognina e Fiera. Porterà a regime più del doppio delle persone che ora il servizio pubblico trasporta su quelle tratte, in modo incredibilmente più efficiente come tempi e regolarità dei passaggi.

Poniamo un obiettivo minimo (nella realtà sarà probabilmente molto maggiore): 200 persone che giornalmente decidono di non usare più l’auto su quelle tratte ma fare andata e ritorno con tram (più piedi o bici per arrivare alla fermata), per un percorso medio di 5-6 km. Le auto termiche emettono circa 150 grammi di CO2 al km, fanno quindi 400 tratte x 6km x 150g = 360 kg CO2 al giorno risparmiate, più di 130 tonnellate all’anno. E a questo vanno aggiunte le minori emissioni di inquinanti, pm10, le emissioni degli autobus che vengono sostituiti, la riduzione del traffico veicolare con conseguente fluidificazione del traffico residuo.

Ma solo quelle 130 tonnellate, a quanti alberi corrispondono? Si stima che un albero nelle condizioni stressate urbane assorba 25-30 kg CO2 all’anno, mentre può superare i 100 kg/anno in condizioni naturali. Ma siamo ottimisti e assumiamo che un albero medio a Bologna arrivi a 50 kg di assorbimento all’anno: in queste ipotesi (minime per il tram, massime per gli alberi) la linea rossa del tram equivale a 2600 alberi. Quanti ne perdiamo invece? Per completare la linea rossa verranno abbattuti circa 700 alberi, ma ne saranno piantumati lungo la stessa linea 1528.

L’obiezione di solito è la seguente: ma saranno alberelli che non assorbono nulla e non fanno fresco!

Certo, i primi anni. Ma già dopo 10 anni, come dimostra il caso degli alberi ripiantumati sui viali dieci anni fa, saranno adulti con una ottima capacità di fotosintesi, assorbimento degli inquinanti e di raffrescamento. Gli alberi sui viali nella zona Porto-Saragozza ora sono molto più efficienti nei servizi ecosistemici rispetto ai vecchi esemplari di dieci anni fa. Sicuramente questi più giovani nei primi anni vanno seguiti e irrigati nei periodi siccitosi, e in questo specifico aspetto l’amministrazione deve e può migliorare, rispetto a ciò che è avvenuto negli ultimi anni.

Ma detto questo, a regime, avremo quindi un +828 alberi nella ripiantumazione e +2600 alberi equivalenti grazie agli effetti del tram. Per questo motivo non sono per nulla agitato o preoccupato degli abbattimenti davanti all’Ospedale Maggiore.


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