Tre livelli di approfondimento e una proposta operativa di idee e suggestioni da sviluppare in futuro
di Giacomo Pizzardi, ingegnere edile/architetto
L’Urbanistica e soprattutto la Natura possono offrire Strumenti, Strategie e Soluzioni come “cura” a questa “malattia” che mette duramente alla prova la vita delle persone in città. Il complesso di queste azioni si può ridurre a tre livelli di approfondimento, cui segue necessariamente una proposta operativa da sviluppare in futuro.
Conoscenza e Strumenti Pianificatori per l’Adattamento ai cambiamenti climatici
Bologna – così come tutto il settore mediterraneo dell’Europa – sarà sempre più esposta al problema delle isole di calore. Fondamentale sarà pertanto sistematizzare le conoscenze disponibili per comprendere quali parti di città subiranno l’impatto maggiore, e così decidere azioni tese a circoscrivere o eliminare gli impatti derivanti da questa problematica. Capire quindi cosa succederà nella nostra città e cosa ci dobbiamo aspettare è senza dubbio un passaggio sostanziale per mettere in campo politiche, strategie e azioni di mitigazione e adattamento climatico.
Il Comune di Bologna ha portato avanti nel corso degli anni una politica pianificatoria lungimirante, adottando diversi strumenti di fondamentale importanza per l’implementazione di politiche, strategie e azioni di mitigazione e adattamento, ovvero:
- Il Piano di adattamento ai cambiamenti climatici – Progetto Blueap (2015)
- Il Piano Urbanistico Generale – Pug (2020)
- Il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima – Paesc (2021)
Tutti definiscono obiettivi di adattamento, analisi climatiche, strategie, misure e azioni di adattamento, in un processo di coerenza sequenziale.
Per quanto riguarda l’elemento fondamentale della sfera conoscitiva, ovvero le analisi climatiche e dei rischi connessi alle andate di calore, i tre strumenti individuati fanno riferimento a:
- Progetto Blueap – analisi climatiche basate su campagne di misura estive svolte nel 2001 e 2006;
- Pug – analisi climatiche basate su incrocio dati di rilevamenti satellitare condotti nell’estate del 2017, con elementi che descrivono diverse caratteristiche del tessuto urbano e con l’individuazione delle zone di fragilità microclimatica comunale;
- Paesc – analisi climatiche derivanti dai risultati del monitoraggio del Progetto Blueap;
Se l’obiettivo della “conoscenza”, è quello di comprendere in maniera accurata cosa accadrà nella nostra città e cosa ci dobbiamo aspettare a livello climatico per mettere in campo le migliori politiche, strategie e azioni di mitigazione e adattamento possibili, tali livelli conoscitivi di analisi climatica, andrebbero aggiornati periodicamente in funzione di fenomeni attualizzati – che come abbiamo potuto constatare negli ultimi anni, si stanno sempre più contraddistinguendo per intensità e persistenza – al fine di verificare l’efficacia delle strategie e delle misure/azioni di mitigazione e adattamento intraprese, e in caso provvedere a una ridefinizione in progress.
A tal fine, e per portare il livello delle analisi sempre più alla scala micro-climatica, strumenti come il Gemello Digitale del Comune di Bologna, e altri strumenti di analisi i quali – combinando l’intelligenza artificiale con accurati sistemi di telerilevamento, come per esempio quelli che stanno sviluppando aziende del Big Tech, tipo Google, con il Progetto “Tree Canopy” – potranno aiutare sensibilmente l’amministrazione comunale a condurre analisi climatiche e simulazioni sempre più precise e approfondite per adattare le previsioni pianificatorie, le strategie e gli interventi in tema di adattamento alle ondate di calore e cambiamenti climatici, entrando nello specifico anche alla scala microclimatica locale.
(continua…)
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