Consigliera comunale al primo mandato, si dichiara contraria a Passante, tram e Città 30 che ritiene «progetti inutili e dannosi». E sull’emergenza migranti si dice «certa che le politiche del Governo Meloni porteranno risultati»
di Barbara Beghelli, giornalista
Il tema dei migranti è più che mai al centro del dibattito politico del Belpaese. Gli arrivi dal Nord Africa sono incessanti e, inevitabilmente, anche la nostra amministrazione ragiona su come collocare al meglio queste persone in fuga dai loro complicati Paesi e che qui, soprattutto, vengono mandati. Giorno dopo giorno, sbarco dopo sbarco. La sensazione è che sia in corso una sorta di “guerra” tra sindaci e governo, ma a riguardo l’opinione della consigliera comunale Manuela Zuntini di Fratelli d’Italia è netta: «Il governo Meloni sta facendo bene».
Quarantaquattro anni, bolognese, mamma di due bimbi, di professione consigliere in Vigilanza in Banca d’Italia (che equivale a dire funzionaria), Zuntini ha una storia curiosa, un po’ in controtendenza rispetto a quelle di tanti altri suoi colleghi. Ha iniziato a interessarsi di politica che faceva le scuole medie, negli anni di Tangentopoli, e pur provenendo da una famiglia quasi tutta di sinistra, si è fin da subito ritrovata nei valori della destra. Spiega: «Iniziai a seguire l’allora neonata Alleanza Nazionale, l’esperienza amministrativa è però iniziata solo nel 2009, nel consiglio del quartiere Borgo Panigale».
Laureata in Economia Politica all’Unibo, ha poi frequentato un Master in Development Studies in Inghilterra. Prima di occuparsi di vigilanza bancaria ha avuto esperienze nel no profit e nella cooperazione allo sviluppo, argomenti che a tutt’oggi “coltiva”.
Morte e disperazione continua in Mediterraneo: è in corso una sorta di guerra politica sull’accoglienza, non le pare?
Credo che questa “guerra” sia stata montata ad hoc da alcuni sindaci solo per attaccare il Governo in modo strumentale e per nascondere il fatto che la sinistra ha avuto un decennio per mettere mano al tema dell’immigrazione e non lo ha fatto. L’accoglienza va organizzata con il contributo di tutti, dalla Ue al Governo ai singoli Comuni, e sono certa che le politiche del Governo Meloni porteranno risultati forse non immediati ma duraturi per contenere e regolare i flussi migratori e poter gestire al meglio anche l’accoglienza.
Apprezza come si sta muovendo in tal senso la presidente del Consiglio Meloni?
Sì. Personalmente valuto molto positivamente anche il modo con cui il Presidente Meloni ha formato e sta gestendo il Governo, con chiarezza di obiettivi e determinazione nel portarli avanti, e ancora di più apprezzo il modo in cui sta ridando all’Italia visibilità e credibilità a livello internazionale.
Aggiungo che la ritengo persona che dovrebbe essere da esempio per tutti, perché al di là del suo essere donna dimostra che con la dedizione, il sacrificio e la competenza si può portare avanti un sogno come quello di migliorare il Paese, passo dopo passo. Questo valore dovrebbe essere riconosciuto da tutti, anche dalle femministe, che invece pare non vogliano vedere il profondo significato e traguardo di avere una donna (e mamma) come premier.
E come vede l’operato di sindaco e giunta a Bologna?
Ho avuto l’onore e l’onere di entrare in Consiglio comunale con 700 preferenze e di poter far parte di un gruppo che si oppone in modo concreto e costruttivo; mi pare che sindaco e giunta puntino solo su slogan come “Città 30” o “Ius soli”, ma che siano ben lontani dalle esigenze quotidiane dei cittadini e non facciano altro che adottare scelte che peggiorano la vita dei bolognesi.
Su cosa metterebbe l’acceleratore?
Su progetti utili per il raggiungimento di livelli richiesti di sicurezza e vivibilità, decoro cittadino, strade e scuole ben manutenute, sono tanti i temi trascurati dalla giunta attuale, per esempio cosa si sta facendo per favorire le famiglie o la natalità? La retromarcia invece la metterei per evitare progetti inutili e dannosi come tram, passante di mezzo e Città 30.
Che tematiche sta portando avanti, lei?
Le battaglie che porto avanti hanno soprattutto al centro le famiglie e le misure che potrebbero agevolarle: la scuola, le persone con disabilità ma anche la tutela dei lavoratori e l’esigenza di un’amministrazione più trasparente, più equa verso famiglie e imprese, che non sprechi mai le risorse per cose non utili alla cittadinanza.