Trentacinque anni di “Andare a Veglia”: gli anziani come risorsa

Un’associazione che, fin dalla nascita, ha scelto di considerare gli anziani come risorse su cui costruire progettualità sociale, per creare comunità. E che festeggerà il trentacinquesimo anniversario nella sua storica sede sociale, alla Casetta Rossa di via Mario Bastia 3/2, il 19 novembre prossimo

di Maria Luisa Stanzani, presidente dell’Associazione Andare a Veglia Odv


C’era una volta un quartiere, il Saragozza, che porta avanti l’idea di insediare la prima commissione Volontariato. E per farlo, tra le prime iniziative, commissiona la prima ricerca sugli anziani: già allora, in questa fascia di età, si accusava la solitudine come problema.

Durante la frenetica vita lavorativa non si pensa e non si immagina la solitudine, ma intanto accade che, per le prime volte, i figli si allontanano e vanno ad abitare nelle periferie. E già allora alcuni ragazzi andavano a studiare all’estero e, in molti casi, vi rimanevano.

Le Commissioni Politiche Sociali e Volontariato chiedono allora un incontro con la nostra associazione di volontariato “Andare a Veglia”, che ha scelto di considerare gli anziani e la loro solitudine come risorse su cui costruire progettualità sociale. Se abbracciamo questo punto di vista, è la nostra idea, allora si può fare tantissimo.

Come associazione, ci occupiamo da sempre di regalare il tempo a disposizione di persone che hanno voglia di rendersi utili e che vengono formate per diventare delle risorse per bambine e bambini che hanno bisogno di una guida o di un supporto per i compiti, ma anche per anziani che hanno voglia di condividere più tempo con gli altri.

Quando ci occupiamo di infanzia, le attività realizzate sono sempre in accordo con il Quartiere. Abbiamo portato avanti per otto anni un centro estivo totalmente gratuito facendo rete con tante realtà e volontari; per quanto riguarda il sostegno ai compiti invece sono dieci anni che lo realizziamo in un rapporto un bambino/un volontario insegnante.

Anche quest’estate abbiamo realizzato delle attività per evitare che le povertà educative pesassero troppo sulle giornate di alcune famiglie della nostra zona. Cerchiamo sempre di colmare i vuoti quando la scuola si ferma, perché è proprio lì che si acuiscono le differenze e le persone percepiscono la distanza.

Prepariamo sempre gratuitamente, tutte le mattine le “pappe”, in una struttura frequentata da bimbi in affido da 0 a 6 anni; siamo anche presenti tutte le mattine e tre pomeriggi a settimana, da 25 anni, al Pronto soccorso pediatrico dell’Ospedale Maggiore.

Per gli anziani abbiamo l’appuntamento fisso del lunedì, in cui leggiamo un libro o guardiamo un film. In più svolgiamo attività di pittura, di memoria, di poesia e organizziamo passeggiate e visite guidate. Due sono le caratteristiche fondamentali del nostro agire: la gratuità delle attività e il piacere di stare assieme creando comunità.

Per festeggiare il traguardo dei trentacinque anni stiamo preparando una festa che si terrà presso la nostra sede, la Casetta Rossa di via Mario Bastia 3/2, il 19 novembre.

Siamo sempre in cerca di persone che vogliono fare volontariato con noi: per contattarci basta chiamare il 3381986031 o raggiungerci attraverso la nostra pagina Facebook (qui).


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