Questa sera, alla libreria di Via Santa Croce, il filosofo e attivista romano presenta il suo ultimo lavoro. Uno studio approfondito sul concetto di libertà di parola e sul suo abuso da parte del pubblico etero-cis quando si affrontano tematiche di genere
di Sara Papini, operatrice della comunicazione
Lorenzo Gasparrini arriva questa sera a Bologna, alla libreria Igor, per presentare la sua ultima pubblicazione: Ci scalderemo al fuoco delle vostre code di paglia. Perché tanti uomini hanno paura dei femminismi (D editore).
Un momento estremamente importante per poter dialogare con il filosofo attivista che, negli ultimi anni, grazie al suo incredibile lavoro di ricerca e di comunicazione, ha permesso a tanti di soffermarsi e riflettere su tematiche ancora molto scomode a livello sociale e culturale.

Conosciuto soprattutto per la sua pubblicazione con Eris Edizioni, Perché il femminismo serve anche agli uomini, Gasparrini con il suo ultimo lavoro mette sotto la lente le sovrastrutture intorno al concetto di libertà di parola e di come sia spesso utilizzato a sproposito da «chi non ha voglia di assumersi la responsabilità delle parole che sceglie e non ha l’abitudine a confrontarsi con un contraddittorio». Un atteggiamento che nei discorsi di genere decade molto spesso nello «stereotipo della femminista fanatica, aggressiva e polemica», che resiste nonostante il fatto che «le voci più pedanti, lagnose e insistenti sono proprio quelle di chi si ostina a non riconoscere i problemi di genere».
Quella di Lorenzo è quindi una vera e propria “mappatura” consolidatasi negli anni, una collezione fotografica e archivistica di atteggiamenti e argomentazioni contro il pensiero femminista, pronunciate da una moltitudine di haters e critici.
La cosa sorprendente è la somiglianza tra tutte queste accuse, mosse in realtà da un unico comun denominatore: la paura. Come mi ha raccontato durante la nostra chiacchierata: «La nascita di questo volume è stata concepita durante la pandemia. Ho notato, per via del fatto che eravamo portati a passare molto tempo in rete, alcuni elementi ricorrenti narrativi da parte di molti uomini etero-cis. Ho capito sin da principio che si stava parlando di paura e così è nata l’idea del libro. Infatti, nel testo cito frasi o dichiarazioni di vari personaggi, spesso anche famosi. Non ho mai indicato il nome di chi ha pronunciato cosa anche se, cercando in rete, potreste trovarne subito la fonte. Questo perché non è importante chi ha detto cosa ma il fatto che ci sia un comune denominatore tra tutti loro, che è necessario far notare per parlarne e poterlo poi decostruire. È arrivato il momento di cambiare. Ecco quindi poi l’idea del titolo e l’uso del concetto delle “code di paglia”».
Ricordo ancora la prima volta che lessi un testo di Gasparrini qualche anno fa. Si trattava del suo primo libro, Diventare uomini. Relazioni maschili senza oppressioni, e ne rimasi estremamente colpita. Pensai subito che, finalmente, era arrivato un uomo a parlare in questi termini di patriarcato, di stereotipi e di oppressioni sociali. Ascoltarlo poi successivamente nelle sue ospitate, tra TedTalk e podcast, è stato per me formazione attiva del mio credo femminista.
Poterlo ascoltare dal vivo, oggi, alla libreria Igor, sarà un grande momento collettivo e culturale d’insieme: «È molto importante per me che il libro possa essere presentato in giro e in città come Bologna. Il target di riferimento di questa mia ultima pubblicazione, come è evidente già dal titolo, sono gli uomini etero-cis. Un pubblico molto difficile da raggiungere, nel momento in cui si parla di tematiche come quella che affronto io». Tanto difficile che, come fa notare lui stesso, il libro sarà presentato nella libreria di Via Santa Croce, spazio Lgbtqia+: «Uno spazio protetto e che può ben accogliere queste argomentazioni, oggi più che mai necessarie per il momento storico che stiamo vivendo. Questa, però, è anche testimonianza del fatto che il pubblico che voglio raggiungere è un pubblico faticoso da intercettare, ma ci arriveremo».
Che dire, per saperne di più in merito al lavoro di ricerca di Lorenzo vi invito tuttə a passare questa sera, ore 19.30, alla libreria Igor in via Santa Croce 10/ABC!
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