A Bologna l’attuale amministrazione è stata votata dal 30% degli aventi diritto al voto. Serve un progetto che, guardando a quel 70% che non ha votato Lepore, esca dagli steccati del bipolarismo che in città ci vede storicamente sconfitti. Partecipando al congresso provinciale FdI, il segretario provinciale di Azione Marco Lombardo non ha fatto altro che rendersi disponibile a questo progetto. Il dibattito è aperto
di Fabio Battistini, Bologna ci Piace
Conosco e stimo Marco Lombardo, già assessore della giunta Merola, oggi senatore e segretario provinciale di Azione a Bologna, come persona seria e politico capace. Da qualche tempo abbiamo intrapreso un’interlocuzione politica scambiandoci e condividendo idee sulla nostra città. Al contrario di molti non mi meraviglia che, invitato, sia andato al congresso provinciale di FdI e che lì abbia fatto alcune dichiarazioni, da me appunto condivise.
A Bologna l’attuale amministrazione è stata votata dal 30% degli aventi diritto al voto: bisogna così elaborare un progetto e una candidatura la più ampia possibile che, guardando a quel 70% che non ha votato Lepore, esca dagli steccati del bipolarismo che in città ci vede storicamente sconfitti.
Questo progetto potrebbe prendere vita già a partire dalle elezioni del 2024, che coinvolgeranno diversi comuni nel Bolognese. Non si può ancora dire se si tratta di un progetto realizzabile, ma le prossime amministrative potrebbero essere una palestra per vedere come, attorno a una candidatura civica, si possa costruire uno schema funzionale al cambiamento. Ciò ovviamente non potrà verificarsi in maniera fissa, ma potrebbe essere sostenibile in determinate realtà.
A Bologna, stante le manifeste criticità che viviamo (infrastrutture, mobilità, sicurezza), trovare elementi di condivisione non dovrebbe essere troppo difficile. Una candidatura civica troverebbe probabilmente meno veti all’interno di un ‘campo largo’ formato da uno schieramento che andasse oltre i partiti storicamente all’opposizione. Partiti che credo necessari e indispensabili per un progetto di questo tipo: a loro, in ragione dei loro rapporti di forza, il ruolo di determinare programma e l’eventuale giunta di governo.
Lombardo non ha fatto altro che rendersi disponibile a questo progetto. Il dibattito è aperto.
Ottimo articolo
Ottime considerazioni, ma progetti, programmi…… la scarsa fiducia degli elettori non è sui buoni propositi, bensì, ahimè, sul fatto che vengano poi realizzati, di qualunque orientamento sia la formazione politica che li ha partoriti.