L’Assemblea Cittadina: cos’è, cosa è stata

La Commissione Europea invita città e Stati membri a promuovere assemblee deliberative per favorire la partecipazione attiva dei cittadini alla vita politica. A Bologna, organizzata da Fondazione Innovazione Urbana e composta di cento persone estratte a sorte, si è svolta tra giugno e novembre, articolata in nove incontri di quattro ore ciascuno. Obbiettivo: proposte e raccomandazioni al Comune per rendere la nostra una città sostenibile dal punto di vista climatico ed energetico

di Laura Romani, medico


A Bologna l’Assemblea Cittadina, organizzata da Fondazione Innovazione Urbana e composta di cento persone estratte a sorte, si è svolta tra giugno e novembre, articolata in nove incontri di quattro ore ciascuno. Obbiettivo: proposte e raccomandazioni al Comune per rendere la nostra una città sostenibile dal punto di vista climatico ed energetico. Il raggiungimento della neutralità climatica per l’Ue è fissato al 2050, ma il Comune di Bologna assieme ad altre città virtuose l’ha anticipato al 2030.

Innanzitutto la Formazione, che si è occupata di mitigazione, adattamento e strumenti legislativi. La mitigazione riguarda la conoscenza dei processi più impattanti sul clima, la diminuzione dell’energia prodotta da fonti fossili e lo stato delle cose rispetto alle energie rinnovabili: come cercare di ridurre l’effetto serra, il riscaldamento globale e avere energia senza penalizzare le realtà più deboli economicamente. L’adattamento riguarda quei fenomeni utili a contrastare l’effetto delle alterazioni climatiche già in atto (le isole di calore, le ondate di calore, i fenomeni atmosferici violenti). Infine la conoscenza degli strumenti amministrativi del Comune, cioè quanto è già in essere o in proposte per raggiungere gli obiettivi dati: esperti qualificati hanno presentato il problema del riscaldamento globale, le cause, i fattori di rischio, cosa si può fare per mitigare l’emissione dei gas climalteranti e cosa si sta già facendo in città.

Nella seconda fase abbiamo ascoltato i “Portatori di interesse”, le varie associazioni presenti nel territorio cittadino le cui attività vanno nel senso della transizione energetica. Sono gruppi che lavorano a questo scopo o la cui attività prevede un consumo di energia alternativa a quella derivata dal carbone. Accanto alle grosse istituzioni (Hera, Associazioni e Ordini professionali, piattaforme varie) hanno parlato le comunità energetiche, liberi cittadini che autonomamente stanno producendo energia solare, quelli che gestiscono orti in proprio e vendono prodotti a km 0, oltre a tante altre realtà presenti nel territorio per fini diversi, come la tutela dei Prati di Caprara, la sicurezza stradale dei bambini, ecc.

È seguita la Discussione dei cento partecipanti. Divisi in gruppo a seconda degli argomenti proposti (edilizia, verde urbano, mobilità, produzione di energia alternativa, ecc.) ci si è incontrati per fare proposte, suggerimenti e confronto di esperienze. Si è discusso amabilmente o scontrandosi, ma anche divertendosi. Ognuno dal suo angolo aveva esperienze più o meno soddisfacenti e proposte da fare, per esempio il bike sharing che non copre la strada per arrivare dal fidanzato, chi cerca di condividere la macchina per andare al lavoro fuori città e vuole fare un BlaBlaCar bolognese, chi quando piove vuole accompagnare la figlia al nido in macchina e non vuole limitazioni di parcheggio. A un certo punto l’Assemblea era diventata il luogo dei sogni di ognuno: tante proposte che hanno richiesto un grande lavoro da parte dell’organizzazione nella stesura delle raccomandazioni finali. Tutti hanno chiesto che il Comune informi di più tutti i cittadini sulle attività presenti e sulle proposte future. Molti hanno chiesto di fare una specie di Assemblea cittadina permanente nei quartieri per continuare l’esperienza. Si pensa di creare un’Associazione tra i partecipanti.

Così, concittadini sconosciuti sono diventati compagni di lavoro e di “scuola”. Motivazione, conoscenza, voglia di fare erano presenti oltre il livello medio, come se i sorteggiati fossero una nicchia particolare e non la rappresentanza della popolazione in generale. L’idea stessa della cosa ci ha fatto sentire tali, partecipi della vita della città in cui viviamo, un’esperienza antica e un po’ persa che si chiama cittadinanza. Le raccomandazioni verranno valutate dal Comune entro i prossimi quattro mesi, così dovrebbe essere. Riguardano vari ambienti della vita cittadina dall’edilizia, agli orti urbani, alla mobilità ciclistica, agli spazi verdi e tanto altro per rendere Bologna più bella e sostenibile.


Un pensiero riguardo “L’Assemblea Cittadina: cos’è, cosa è stata

Rispondi