La nostra discussione “aperta” ha avviato un dibattito che deve necessariamente ampliarsi. L’idea è di sviluppare un percorso di PROGETTAZIONE ESECUTIVA DEMOCRATICA per le imprese, per le persone, per le organizzazioni locali e le amministrazioni pubbliche. Arrivano tanti soldi ma per ora girano idee di puro Recovery e poche di vero Next Generation Fund. Su questo tema, il 30 Gennaio alle ore 18, Cantiere Bologna farà un dibattito pubblico su Facebook, ospite d’onore il Sindaco Virginio Merola
di Maurizio Morini, Innovation Manager e Ambassador MISE per la trasformazione digitale
Il 6 gennaio scorso abbiamo pubblicato (per il dettaglio rimandiamo all’articolo) le nostre idee per il Recovery Fund in Emilia-Romagna e a Bologna.
Altri hanno poi ripreso il tema, ricordo Ilaria Chia con la sua proposta per la metro (“Recovery Fund, magari Bologna potrebbe farsi la metro”), poi si è discusso di tram, di mobilità, di situazione territoriale. Il tutto mentre parallelamente sempre su queste “pagine” ci si confronta su scelte fondamentali di spiccata valenza ambientale.
È utile intanto confrontare le nostre ipotesi con quelle governative, anch’esse suddivise in 6 macrocapitoli. Ricordiamo la “lista delle possibilità” da noi indicate per il nostro territorio.
1: Educazione e Ricerca – 1,5 miliardi di €
2: Sanità Pubblica – 1,5 miliardi
3: Formazione diffusa – 1 miliardo
4: Connessione e Banda Larga – 2 miliardi
5: Strategia di sviluppo territoriale, trasporti e infrastrutture – 2,5 miliardi
6: Iniziative per l’Ecomanagement e la sostenibilità – 1,5 miliardi
A livello nazionale, i 6 macrocapitoli riguardano:
- Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura – 46,18 miliardi
- Rivoluzione verde e transizione ecologica – 68,90 miliardi
- Infrastrutture per una mobilità sostenibile – 31,98 miliardi
- Istruzione e Ricerca – 28,49 miliardi
- Inclusione e coesione (lavoro, politiche sociali) – 27,62 miliardi
- Salute (con assistenza di prossimità e telemedicina) – 19,72 miliardi
Possiamo dire che c’è una sostanziale sovrapposizione tra i temi da me citati il 6 gennaio e i temi indicati, a livello macro, dal Governo. Cambiano i pesi relativi: pensare di destinare meno del 10% alla Sanità nel suo complesso appare limitante, ad esempio. Però colgo una impostazione di fondo nella sostanza “corrispondente”.
Non sono mancate le critiche al progetto nazionale (a parte quelle ovvie dall’avversa parte politica); in particolare Enrico Giovannini (ex ministro e attuale presidente Asvis) ha bollato come priva di visione l’attuale bozza, specificando poi nell’intervista concessa a Huffington Post che intende l’assenza di una chiara visione dell’Italia del 2030, con indicatori precisi per ogni intervento e scelte decise verso l’innovazione, non verso la salvaguardia dello status quo.
Forse lo stesso ragionamento Giovannini potrebbe estenderlo anche al sindaco Merola, che, secondo quanto riportato da Repubblica Bologna il 16 gennaio, annuncia un miliardo di investimenti sino al 2023 spalmato sul puro ripristino strutturale di componenti urbanistiche e architettoniche cittadine, indicando questo insieme di interventi come il Recovery Fund nostrano. Terminologicamente ha ragione Merola, quello da lui indicato è puro Recovery, ma non ha nulla a che spartire con il Next Generation Fund.
È vero che, dopo tutti questi mesi, ci si poteva aspettare qualcosa di più definito dal Governo, ma i macrocapitoli paiono orientati ai temi “giusti”. Come al solito la differenza verrà fatta con le scelte operative.
E soprattutto – e qui concordo con Giovannini – che siano scelte capaci di far fare un vero “salto innovativo” al paese, sia in termini di prospettive sia in termini di salvaguardia sociale e ambientale.
Sarà comunque la progettazione esecutiva a definire il vero valore innovativo del percorso, a livello centrale e territoriale.
A questo riguardo ribadiamo la nostra proposta di un percorso di PROGETTAZIONE ESECUTIVA DEMOCRATICA per le imprese, per le persone, per le organizzazioni locali e le amministrazioni pubbliche.
Su questo invitiamo tutti a discuterne insieme, e come Cantiere Bologna promuoviamo un primo incontro tramite una diretta aperta sulla nostra pagina Facebook e sul sito web, il 30 Gennaio alle ore 18. Ospite d’onore il Sindaco Virginio Merola, in un dialogo a quattro con il direttore Giampiero Moscato, Simonetta Tunesi e il sottoscritto.
Con chi ci starà creeremo i gruppi di lavoro per la progettazione democratica, che dovranno dare i loro risultati entro il 28 marzo. Tale patrimonio di conoscenze sarà messo a disposizione di tutti i candidati a Sindaco di Bologna nelle prossime elezioni comunali.