Sono collocati a distanza di circa 13 metri l’uno dall’altro, in un percorso ideale che unisce la lapide con i nomi delle vittime in Piazza del Nettuno a quella della stazione, scendendo lungo il lato sinistro di via Indipendenza
di Cantiere Bologna
È iniziata oggi la posa degli ottantacinque “sampietrini della memoria” per ricordare le vittime della strage del 2 agosto 1980 lungo il percorso da Piazza Nettuno alla stazione che ogni anno, in occasione dell’anniversario dell’attentato, familiari, istituzioni e tanti semplici cittadini percorrono in corteo per continuare a chiedere verità e giustizia. È l’iniziativa che quest’anno Cantiere Bologna, 6000 Sardine e Cucine Popolari hanno organizzato in collaborazione con il Comune di Bologna e l’Associazione tra i familiari delle vittime della strage del 2 agosto.
Un’installazione permanente che rappresenta il proseguimento ideale dell’evento che il primo agosto del 2020 coinvolse migliaia di persone, quando per un’intera giornata via Indipendenza fu teatro di testimonianze, performance artistiche e teatrali. Accanto agli eventi dal vivo, tre totem multimediali riproponevano i nomi, i volti e le storie delle 85 vittime dell’attentato. La giornata fu resa possibile dal lavoro di numerosi volontari e fu finanziata con una raccolta fondi online che prevedeva come “ricompensa” un braccialetto in silicone con la scritta “Bologna non dimentica”.
Il denaro della sottoscrizione rimasto disponibile dopo l’iniziativa del 2020 è stato “investito” nei “sampietrini della memoria” che riportano, su una targa in ottone impiantata su una pietra, i nomi e le età delle 85 vittime dell’attentato. Sono ispirati alle “pietre d’inciampo” dell’artista tedesco Gunter Demnig e, nati da un’idea di Aldo Balzanelli, sono stati disegnati con la collaborazione di alcuni studenti del biennio di Decorazione per l’Architettura dell’Accademia delle Belle Arti di Bologna. Hanno lo scopo di contribuire a coltivare la memoria di un evento che ha segnato la vita della città e del Paese, con l’obiettivo di coinvolgere soprattutto le giovani generazioni.
Sono collocati a distanza di circa 13 metri l’uno dall’altro in un percorso ideale che unisce la lapide con i nomi delle vittime del 2 agosto in Piazza del Nettuno a quella della stazione, partendo appunto dalla Piazza e scendendo lungo il lato sinistro di via Indipendenza, fino a viale Pietramellara, per arrivare in piazza Medaglie d’Oro.
“La memoria è un processo collettivo – ha commentato il sindaco Virginio Merola – che ha sempre bisogno di essere stimolato e arricchito. Quando mi è stata proposta questa iniziativa ho pensato subito che avrebbe rappresentato un ulteriore modo per custodire la memoria di quello che è avvenuto il 2 agosto 1980, una strage terribile che non ha piegato Bologna e che questa città non può e non vuole dimenticare. Ringrazio Cantiere Bologna, 6000 Sardine e Cucine Popolari perché rappresentano perfettamente quel patrimonio di passione civica che è la cifra di Bologna. Questi ‘sampietrini della memoria’ permetteranno di non smarrire la strada e, a chi ci camminerà sopra, di chiedersi sempre chi erano quelle persone e per quale motivo hanno perso la vita.”
Anche il presidente dell’Associazione tra i familiari delle vittime della strage del 2 agosto, Paolo Bolognesi, ha voluto “ringraziare Cantiere Bologna, 6000 Sardine e Cucine Popolari, e in particolare Aldo Balzanelli, per questa splendida iniziativa che ricorda le nostre vittime, che sono vittime che appartengono a tutti, e che contribuisce a tener viva la memoria di un evento per il quale da 40 anni ci battiamo ostinatamente chiedendo di conoscere tutta la verità su esecutori e mandanti”.
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Straordinaria iniziativs