Gli episodi di tensione che si sono verificati in queste ultime settimane, denunciati dal sindacato e di cui abbiamo letto sulla stampa, devono spingerci tutti a trovare una rapida soluzione, senza minimizzare i problemi. Perché non c’è costo o carenza strutturale che valga più della dignità di questi ragazzi
di Mery De Martino, consigliera comunale
“Siamo stati noi a imparare tante cose da quei ragazzi chiamati delinquenti e allontanati dalla società…. una semplice chiacchierata con loro ti fa capire quanto sia facile sbagliare, alle cose futili, che in realtà non sono importanti.”
Questo diceva alcuni anni fa, durante un’udienza conoscitiva del nostro Consiglio comunale, una studentessa che aveva partecipato a un progetto educativo insieme ai minori dell’Istituto penitenziario minorile del Pratello.
Sì perché, se la finalità della pena è e deve essere sempre riabilitativa e rieducativa, come previsto dal nostro ordinamento giudiziario e dalla nostra Costituzione, per tutte le istituzioni deve essere una priorità assoluta restituire alla normalità e a prospettive proprie della loro giovane età dei ragazzi che spesso, per primi, hanno subito violenza.
E quando parliamo di reinserimento di giovani nella società non possono esserci costi o problemi strutturali che tengano perché qualsiasi sia il costo, qualunque sia il problema da superare, questo sarà sempre inferiore rispetto al valore della dignità della loro persona.
Per questo motivo le recenti notizie che arrivano dall’Istituto Penale Minorile del Pratello devono interessarci tutti. Gli episodi di tensione che si sono verificati in queste ultime settimane e che abbiamo letto sulla stampa, come denunciato dal sindacato, sono anche il risultato di un peggioramento del clima che si è creato nell’Istituto non solo per un evento straordinario (il sovraffollamento che vede l’attuale presenza di 41 ragazzi al netto di una tolleranza di 36) ma anche strutturale poiché l’apertura del secondo piano dell’edificio, per decisione della Direzione Generale del Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, ha portato a un aumento dei posti disponibili (da 22 a 36). Aumento al quale, però, non è ancora seguito un adeguamento dell’organico né di polizia penitenziaria, né di educatori.
Come riportato già nella relazione 2020/2021 del Garante per i diritti delle persone private della libertà personale, la presenza dell’Istituto in un edificio storico, riadattato per l’uso carcerario, rende ancora oggi impossibile intervenire adeguatamente sulla struttura, i cui spazi comuni e destinati alle attività educative sono andati negli anni via via riducendosi, comprese scale e corridoi a ridosso delle camere di pernottamento che risultano non adatti a un ulteriore aumento della capienza. Aumento della capienza che, come presentato già nella stessa Relazione del Garante, avrebbe reso strettamente necessario un incremento repentino anche dell’organico a disposizione.
Alcuni mesi fa una mia carissima amica mi ha raccontato di aver conosciuto per caso un ragazzo che era uscito da poco dal carcere minorile del Pratello. Quel ragazzo ne parlava con entusiasmo. Sembra paradossale dirlo, ma non dovrebbe esserlo perché quel ragazzo ha riconosciuto all’Istituto il ruolo che dovrebbe avere per tutti loro: essere il luogo del riscatto, della crescita e del reinserimento positivo nella società.
Ecco, quei ragazzi non possono essere considerati dei numeri e la capienza di quella struttura non può essere valutata solo sulla base dei letti e delle celle a disposizione. Ciascuno di loro deve poter continuare a contare su un personale adeguato che possa seguirlo da vicino e quotidianamente e su progetti educativi personalizzati, quelli che in questi anni hanno aiutato diversi di loro ad ottenere il diploma e a iscriversi all’Università, anche durante l’emergenza sanitaria.
Queste sono le sole buone notizie che vogliamo sentire arrivare dall’Istituto Minorile del Pratello, un istituto che negli ultimi anni si è sempre più distinto per la capacità di seguire da vicino i suoi ragazzi e per l’apertura ad attività esterne siano esse culturali, ricreative e formative. Solo a titolo di esempio, basti pensare alla storica attività del Teatro del Pratello e alla recente apertura dell’osteria formativa Brigata del Pratello.
Per queste ragioni, ringraziando il sindacato per aver messo in luce l’attuale situazione, ho richiesto in consiglio comunale un’udienza conoscitiva urgente chiamando tutte le parti in causa per approfondire bene la vicenda e fare anche noi, come Comune, la nostra parte.
Un pensiero riguardo “Un’udienza conoscitiva urgente sull’Istituto Penale Minorile del Pratello”