Bologna “la Dotta” e la questione femminile

L’incidenza del laureati di secondo livello sul nostro territorio è superiore di oltre il 50 per cento alla media nazionale, con una netta supremazia femminile. Eppure anche qui le pari opportunità sono una meta ancora lontana da raggiungere. Bisogna agire per cambiare le cose. Auguriamoci che il 2022 segni una fase nuova anche in tal senso

di Aldo Bacchiocchi, già dirigente politico


Come accertato dal censimento permanente 2020, nella città metropolitana 143449 persone sono in possesso della laurea di secondo livello. Con Roma e Milano siamo sul podio dei territori con la più alta incidenza di questo titolo di studio e il merito è soprattutto delle donne.

Assieme a Roma e Milano, Bologna rappresenta il 15,2 per cento della popolazione. L’incidenza del laureati di secondo livello in questi territori è superiore di oltre il 50 per cento alla media nazionale. Netta la supremazia femminile: il 16,3 per cento rispetto al 14 per cento dei maschi. Le donne bolognesi sono le più istruite d’Italia.

Questi dati, forniti da Gianluigi Bovini, sono molto eloquenti. Tuttavia, non siamo in grado di mettere in evidenza il valore delle donne proprio sul terreno del livello di istruzione. Ogni giorno si dovrebbe festeggiare l’otto marzo, senza dubbio. Ma bisognerebbe anche capire in profondità i ruoli che le donne occupano nel concreto della vita produttiva, della vita pubblica, nei vari contesti sociali. Avremmo senz’altro sorprese in negativo, perché la società è modellata secondo logiche maschiliste. E parliamo di Bologna che pure è sul ‘podio’ per quanto concerne il livello di istruzione.

E il resto del nostro paese? Le ‘pari opportunità’ sono ovunque una meta ancora lontana dall’essere raggiunta. Speriamo che nel 2022 si apra una fase nuova a Bologna certo ma più in generale in Italia.

Tantissimi anni fa, Miriam Mafai scrisse un libro splendido dal titolo Pane nero. A mio avviso, ancora attuale per quanto si riferisce alla condizione femminile. Rileggiamolo per guardare in avanti con maggiore cognizione di causa.

Photo credits: Marco Biondi


Un pensiero riguardo “Bologna “la Dotta” e la questione femminile

  1. Caro Aldo, condivido completamente le Tue amare considerazioni sull’assimetria tra enunciati e realtà da te rilevata e ,tenuto conto del Tuo CV di importante esponente politico del PCI,PDS,ecc.,mi chiedo se il Tuo intervento abbia anche il significato di autocritica ?
    Con stima
    Augusto cavina

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