La favola dei 100 giorni della città più progressista d’Italia

Perché continuare a raccontare una politica che non c’è? Perché non essere intellettualmente onesti nel riconoscere che la buona amministrazione, benché ordinaria, è per il momento la vera cifra politica di questa nuova giunta?

di Marco Lombardo, segretario provinciale di Azione, già assessore del Comune di Bologna


L’espressione politica dei primi “Cento giorni di Governo” trae origine da un preciso riferimento storico: i cento giorni che vanno dal ritorno di Napoleone Bonaparte a Parigi (20 marzo 1815) dall’esilio all’isola d’Elba fino alla restaurazione della dinastia dei Borbone (8 luglio 1815) dopo la sconfitta di Waterloo. Storicamente si fa riferimento ai “100 giorni di governo” per il valore determinante che hanno avuto nella storia europea. Si usa quell’espressione per identificare i giorni più intensi e cruciali di un’azione di governo.

Negli ultimi anni è ormai moda di tutti i governanti italiani, piccoli o grandi, nazionali o locali, usare questa terminologia, pur non conoscendone il significato. Dalla funzione gnoseologica della cifra della propria azione politica si è passati alla (mera) funzione contabile di rendicontazione delle cose fatte. In parole povere, si ha l’ansia di far vedere ai cittadini che qualcosa si è pur fatto, che non si è mica rimasti con le mani in mano. E l’enfasi con la quale si caricano di significato simbolico i risultati raggiunti desidera esprimere la fiducia che i cittadini possono riporre nelle mani dei governanti anche per i giorni a venire. Come dire: potete stare tranquilli, siete in buone mani.

In realtà, i primi 100 giorni sono quelli in cui chi governa un paese o chi amministra una città, dopo aver ricevuto una legittimazione democratica, è chiamato a compiere le scelte più importanti, quelle più difficili e più impegnative. Talvolta anche le più dolorose, le più scomode, le più controcorrente. Sono i giorni in cui devi avere la fame per “mordere il futuro”, come Mattarella ha esortato i giovani nel discorso di fine anno. È noto infatti che man mano che ci si allontana dall’investitura del voto popolare, l’effetto della “luna di miele” con gli elettori tende rapidamente a svanire e così diventa sempre più difficile adottare decisioni che possano essere impopolari. Per non arrivare alle decisioni prese a ridosso delle elezioni che hanno spesso un chiaro sapore di propaganda (rectius: scambio) elettorale. 

Nei primi 100 giorni diventa dunque fondamentale esprimere la visione della propria azione politica, stabilire le priorità, delegare fiducia e senso di responsabilità alla propria squadra, far capire chi fa cosa all’interno di una macchina organizzativa complessa. 

Tutto questo, dispiace dirlo, è mancato nei primi 100 giorni di governo di Matteo Lepore. La prova provata è il suo rendiconto di inizio mandato. Sinceramente avrei preferito aspettare ancora, prima di trarre un giudizio così netto, ma proprio la spudoratezza della propaganda richiede la necessità di ristabilire un principio di verità.

Proviamo a leggere con attenzione le 30 cose fatte che sono state annunciate con grande enfasi come le “svolte” dei 100 giorni. Basta scorrere velocemente la “lista della spesa” per rendersi conto che manca la cosa principale. La “visione” di una città. 

La favola della città più progressista, slogan quanto mai semplice ed efficace in campagna elettorale, si è sgretolata subito davanti al principio di realtà. 

Del resto, non basta ripetere ossessivamente una cosa perché essa si realizzi. Tutti gli indicatori (occupazionali, economici, sociali) ci segnalano invece un certo immobilismo se non una regressione in alcuni parametri importanti, dall’aumento delle povertà alle vecchie e nuove diseguaglianze, sociali e di genere. E la colpa non è della pandemia. Quella c’era anche prima. 

Proviamo dunque a fare una semplice operazione di fact-checking. Scorriamo la lista delle grandi opere dei primi 100 giorni. Siamo davanti alle 30 “svolte” della città più progressista d’Italia? A voler essere generosi, siamo nell’ambito dell’ordinaria amministrazione, con la prosecuzione di quanto già è stato fatto nella giunta precedente. Ma procediamo con ordine, ripercorrendo le tappe in chiave cronologica. 

21 ottobre 2021 – Il Comune istituisce l’Ufficio Portici Patrimonio Mondiale

La prima delibera della Giunta Lepore crea l’unità che gestirà il nuovo sito Unesco. Il piano di gestione del sito seriale “I portici di Bologna” era però già stato approvato in giunta nel dicembre 2019 e approvato con voto consiliare nel gennaio 2020. 

Per la gestione del sito Unesco era già stata prevista la costituzione di un Ufficio dedicato all’interno del Comune di Bologna, per occuparsi delle questioni strettamente legate ai portici e alla gestione, valorizzazione, tutela del sito Unesco. 

La novità introdotta è che all’ufficio “Portici Patrimonio Mondiale dell’Unesco” si affiancherà una “Cabina di Regia”, formata dagli enti e dalle forze sociali e economiche della città, che hanno già operato nella fase di preparazione della candidatura. 

23 ottobre 2021 – Inaugurata la nuova via Milano

Un’area pedonale per sperimentare usi creativi e non convenzionali dello spazio pubblico. Il progetto per la nuova area pedonale di via Milano era stato già finanziato e approvato con delibera di giunta nella seduta del 13 luglio 2021 dalla giunta Merola e faceva già parte dei progetti sperimentali seguiti dal Comune in collaborazione con la Fondazione Innovazione Urbana

26 ottobre 2021 – Istituita la Cabina di Regia metropolitana fondi Pnrr

Settembre 2020. La cabina di regia per individuare “progetti e interventi strategici” del Pnrr per utilizzare i fondi Ue del Recovery plan è stata istituita su indicazione del sindaco Merola, dal direttore generale del Comune, Valerio Montalto, a supporto della giunta per rispondere all’obiettivo di costruire un’Europa più verde, digitale, inclusiva e resiliente nella prospettiva del post Covid. La cabina di regia era già formata dai responsabili di diverse aree, dipartimenti e strutture del Comune.

La vera novità è che la cabina passa dal Comune alla… Città metropolitana. Tuttavia, visto l’approssimarsi delle scadenze serrate previste dal Pnrr, anche una macchina amministrativa importante come il Comune di Bologna rischia al momento di non avere le risorse personali e le competenze interne in materia di rendicontazione dei progetti europei, per mettere a terra tutte le risorse previste dal Pnrr!

4 novembre 2021 – Parte il Piano integrato per la sicurezza urbana

Il fondo per la sicurezza urbana 2021-2023 era già stato adottato dal Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, nel luglio 2021 con uno stanziamento di 1,6 milioni per la città di Bologna. Le progettualità finanziabili riguardano l’assunzione a tempo determinato di personale della Polizia locale, l’acquisto e installazione di apparati tecnologici e di sistemi per il potenziamento delle sale operative, la messa in sicurezza e riqualificazione delle aree degradate e insicure.

Nella delibera di bilancio del luglio 2021, d’intesa tra l’assessore alla sicurezza, Alberto Aitini e l’assessore ai lavori Pubblici, Virginia Gieri, nella variazione al piano dei lavori pubblici 2021-2023 era stato finanziato con 65.000€ un piano per la dotazione di videosorveglianza e per l’installazione di nuove telecamere nella zona universitaria. Senza dimenticare il finanziamento di due milioni di euro per la nuova caserma dei carabinieri al Pilastro, con progetto già deliberato nella giunta Merola, inizio dei lavori a luglio e inaugurazione prevista nel 2022.

3 novembre 2021 – Piano della Sicurezza stradale urbana, al via cantieri per 800mila euro

La sicurezza stradale è uno degli assi prioritari del Pums approvato dalla giunta Merola e dalla Città metropolitana nel mandato precedente. Con delibera di giunta del luglio 2020, il Comune ha approvato il Piano della Sicurezza Stradale Urbana (Pssu).

In linea con i contenuti e gli indirizzi del Pgtu, l’attuale Pssu persegue gli obiettivi di riduzione dei morti per incidente stradale proposti dal Pnss (Piano Nazionale Sicurezza Stradale) Orizzonte 2020, con estensione dell’impegno da parte del Comune di Bologna anche al dimezzamento dei feriti per incidente stradale al 2020.

Stabilisce, attraverso l’individuazione di “punti neri”, un criterio di scelta e priorità degli ambiti, basato su dati numerici oggettivi e non solo su pericolosità percepita, cui destinare in via prioritaria le risorse economiche, derivanti dai proventi delle sanzioni per violazioni del Codice della Strada, al fine di proporre, progettare ed attuare interventi di ingegneria del traffico. L’estensione delle “aree 30” si pone in linea di continuità con le scelte sperimentali delle precedenti amministrazioni, anche su impulso di specifiche richieste provenienti da atti di indirizzo del consiglio comunale.

4 novembre 2021- Finanziato il progetto della Linea Verde del tram dal centro di Bologna a Castel Maggiore: 222 milioni dai fondi del Pnrr

Il progetto della Linea Verde era previsto dal Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile (Pums), presentato prima dall’assessore Priolo e poi in seguito dagli assessori Mazzanti e Orioli, con una richiesta di 222 milioni di euro, sulla base di un progetto di fattibilità tecnico-economica, che era già stato presentato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti nel gennaio 2021, dopo che il Comune aveva partecipato all’avviso del bando di assegnazione di finanziamenti destinati a sistemi di trasporto rapido di massa a impianti fissi.

4 novembre 2021 – Lavori pubblici 2022: 110 milioni di euro per scuole, rigenerazione urbana, riqualificazione energetica, edilizia sociale, mobilità e verde

Lo schema di Programma dei lavori pubblici 2020-2022 e l’elenco annuale dei lavori per il 2020, sono stati approvati dalla giunta il 25/10/2019 e approvati dal consiglio comunale nella seduta del 20/01/2020. L’importo del programma triennale 2020-2022 era di 355 milioni di euro per scuole, rigenerazione urbana, riqualificazione energetica, edilizia sociale, mobilità e verde.

9 novembre 2021 – Il Comune decide di mantenere le azioni di Interporto. Via al gruppo di lavoro per l’Accordo metropolitano per la logistica etica

Le azioni di Interporto sono le stesse dal 2014. Nella decisione di vendere le quote di Interporto del 2014, con allora sindaco Merola e Lepore assessore all’economia, è forse bene ricordare che l’asta andò… deserta. La decisione di non vendere ulteriori azioni è condivisibile, visto il ruolo strategico di Interporto e della logistica per l’economia del territorio metropolitano. È altresì condivisibile improntare gli operatori della logistica della sede interportuale al rispetto della legge, degli accordi collettivi e dei protocolli di sito (quello di Interporto è scaduto!), rafforzando seriamente i meccanismi di controllo pubblico per le imprese inosservanti e le cooperative spurie. 

Sul punto, prima di esprimere un giudizio nel merito, sarebbe interessante sapere quali sono stati gli sviluppi del gruppo di lavoro sulla “logistica etica”. Molti ricorderanno l’enfasi data all’istituzione del tavolo, dopo la morte di Yaya Yafa, il 22enne originario della Guinea Bissau. Poi però non se n’è più saputo nulla. Tutto questo mentre la situazione in Interporto continua ad essere molto difficile, con ulteriori gravi episodi di insicurezza nei luoghi di lavoro, e dove ormai sembra che i ricorsi dei tribunali abbiano preso il posto della politica (vedi la recente decisione del Tribunale di Bologna sui doppi turni).

10 novembre 2021 – Il sindaco Lepore eletto presidente della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria Metropolitana: rilancio della campagna vaccinale

Di tutta la lista questo è direi quello più esilarante perché può essere fumo negli occhi solo per chi non conosce la normativa. La Ctss metropolitana di Bologna è composta dal sindaco metropolitano, dai sindaci dei Comuni di Bologna e di Imola, dai presidenti dei Comitati di Distretto e dagli assessori regionali alle Politiche per la Salute e alle Politiche di Welfare e Abitative, oltre che da un rappresentante dell’Università di Bologna e dai Direttori Generali delle aziende sanitarie di Bologna ed Imola. Presentare l’elezione del sindaco a presidente della Ctss come una nuova “svolta” è francamente ridicolo, considerando che egli stesso siede in Ctss, sia come sindaco metropolitano che come sindaco del Comune di Bologna. 

Per inciso, il precedente presidente della Ctss era l’assessore alla Sanità del Comune di Bologna, Giuliano Barigazzi, ed è giusto ricordare che è stato grazie al suo operato amministrativo e a quello della Ctss se il piano vaccinale a Bologna, in coordinamento con l’Asl, con la Regione e con tutti i medici ed il personale infermieristico ha funzionato fino al 2021 meglio che in tante altre città d’Italia. 

11 novembre 2021 – Bologna Servizi Cimiteriali: dalla Giunta ok a investimenti per oltre 6,5 milioni di euro in tre anni: verranno realizzati la Casa del Commiato e il nuovo obitorio

Nel “piano Industriale 2020-2025” di Bologna Servizi Cimiteriali e Funerari, approvato dal cda in data 1/10/2020 e adottato della giunta nell’ottobre del 2020, la spesa di investimenti a copertura dei costi operativi per Bsfc era stata già fissata in 6,5 milioni di euro all’anno. 

12 novembre 2021 – Mobilità, la Giunta istituisce la cabina di regia per gli interventi infrastrutturali

Novità! Di cabina di regia… in cabina di regia.

22 novembre 2021 – Casa, stanziamento straordinario di 640mila euro per garantire il contributo per l’affitto a tutti gli aventi diritto

Integrazione delle delibere precedenti della giunta Merola. Il contributo affitto nel 2021 riguarda circa 10 milioni di euro, di cui il 60% deriva da fondi statali e regionali e il 40% da risorse proprie del Comune. La giunta Merola aveva stanziato, per il 2021, 4 milioni di euro. La giunta Lepore ha (meritoriamente) stanziato 640 mila per coprire 785 istanze (ma su 7608!) che non avevano potuto ricevere il contributo per insufficienza del fondo.

 Al via la piantumazione di oltre 2000 nuovi alberi. Pubblicato l’avviso per le consulte comunali: per la prima volta di sarà quella del Verde 

Il regolamento del verde urbano pubblico e privato del Comune di Bologna tutela il verde urbano e salvaguarda la biodiversità. Nel 2016, l’ufficio Verde e Ambiente del Comune aveva censito 79.000 alberi. Nel 2021 erano stati censiti 84.000 alberi, più 40.000 in boschi e parchi collinari. Ogni anno vengono abbattuti circa 500 alberi per motivi fitosanitari e ne vengono piantati e messi a dimora più del doppio di nuovi. La misura della nuova piantumazione è dunque in piena linea di continuità con quanto fatto negli anni precedenti. 

La vera novità è l’avviso per la Consulta del Verde. Tuttavia, sull’operatività concreta delle consulte comunali e sulla capacità di incidere sui processi decisionali ci sarebbe tanto dire e non è questo il contesto. 

29 novembre 2021 – Il rilancio del Teatro Comunale

Parlare di avvenuto “rilancio” del Teatro Comunale, per quanto auspicabile, è al momento quanto meno improprio. Permangono problemi di ordine sindacale, organizzativo ed economico, nonché il tema del degrado della zona universitaria che non è affatto migliorato, come dimostrano i recenti fatti di cronaca riportati da tutte le testate giornalistiche. Al momento c’è stata la nomina di Raffaela Bruni (ex dirigente del Comune) nel Consiglio di Indirizzo della Fondazione Teatro Comunale di Bologna, a seguito delle dimissioni di Chiara Galloni. E la nomina da parte del Comunale a direttrice musicale di Oksana Lyniv, prima donna a ricoprire questo incarico in una fondazione lirico-sinfonica italiana

1 dicembre 2021 – Scatta il Piano Freddo: 225 nuovi posti per dare riparo alle persone senza dimora

Il piano freddo è una virtuosa prassi amministrativa del Comune di Bologna che risale ormai a diversi anni fa. Fa parte della visione della città che guarda avanti, senza lasciare indietro nessuno. Il piano freddo non si misura solo in posti letto, ma in servizi e un sistema integrato socio-sanitario per evitare che le persone senza dimora possano correre rischi durante l’inverno rigido. Parlare di svolta in questo caso non ha alcun senso e, se proprio vogliamo leggere con attenzione i dati, in termini di mera contabilità amministrativa, i posti nel 2022 sono diminuiti e non aumentati.

Preliminarmente, bisogna dire che i posti letti ordinari del piano freddo sono sempre rimasti gli stessi. Per quanto riguarda i posti aggiuntivi che si sommano ai posti ordinari, nel 2018/2019 sono stati aggiunti 273 posti. Nel 2019/2020 sono stati aggiunti 303 posti. Nel 2020/2021 sono stati aggiunti 233 posti. Nel primo anno della giunta Lepore ne sono stati aggiunti 225, il numero più basso degli ultimi anni. Tenendo conto che le regole del distanziamento interpersonale, che impongo la ricerca di spazi sempre più ampi, era presente sin dalla pandemia covid-19 del 2020.

1 dicembre 2021 – Dal Comune 150mila euro per misure di sostegno alimentare. I fondi saranno ripartiti tra le mense gestite da soggetti del terzo settore

Già finanziate dalla Giunta Merola. Nel contesto della pandemia sanitaria, per contrastare l’aumento delle nuove povertà, Il Comune di Bologna aveva già attivato diverse misure di sostegno alimentare, tra cui l’erogazione dei buoni spesa a partire da fine marzo del 2020.

Il fondo iniziale assegnato dallo Stato ammontava a oltre due milioni di euro, a cui il Comune di Bologna aveva aggiunto proprie risorse per 1,7 milioni di euro, mentre altri 450mila euro erano stati messi a disposizione da privati. In totale dunque la misura ha potuto contare su oltre 4,2 milioni di euro. L’erogazione non si è mai interrotta, nemmeno durante la prima fase di lockdown. 

Più in particolare, un contributo di 150mila euro era già stato destinato, dalla giunta Merola nel 2020, per sostenere e incrementare la capacità di risposta degli empori solidali, delle cucine popolari, delle mense dell’associazionismo religioso e del terzo settore attivi in città, nel reperimento di risorse alimentari e generi di prima necessità e nella distribuzione di pasti quotidiani alle persone e alle famiglie in difficoltà.

7 dicembre 2021 – Via al progetto della Linea Blu del tram dal centro di Bologna a Casalecchio

Prosecuzione del progetto Tram già approvato dalla giunta Merola. Il Pums ha previsto un nuovo sistema di trasporto rapido di massa di tipo tranviario per l’area urbana di Bologna integrato con il trasporto pubblico su gomma e con il Servizio Ferroviario Metropolitano.

La nuova rete tranviaria di Bologna è stata organizzata su quattro linee tra loro interconnesse:

  • Linea Rossa: Terminal Emilio Lepido–Terminal Fiera–Facoltà di Agraria/CAAB
  • Linea Verde: Corticella–Deposito Due Madonne
  • Linea Gialla: Rastignano–Casteldebole
  • Linea Blu: Casalecchio–San Lazzaro

La linea Rossa e la linea Verde sono già state finanziate, mentre la linea Gialla e la linea Blu sono in fase di progettazione ed in attesa di finanziamento.

9 dicembre 2021 – Inaugura Innovazione Urbana Lab: tra Palazzo d’Accursio e Salaborsa 

Novità. Il nuovo spazio che propone un racconto della città e dei suoi cambiamenti.

11 dicembre 2021 – Apre al Centro Interculturale Zonarelli lo Sportello Antidiscriminazioni

Integrazione dell’attività di potenziamento della presenza nel Centro Zonarelli di attività culturali. Lo Sportello Antidiscriminazioni (Spad) conterà su 35 operatrici e avrà carattere sperimentale della durata di 11 mesi. Lo sportello si aggiunge alle attività che la rete antidiscriminazioni, coordinata dall’Ufficio Nuove Cittadinanze, Cooperazione e Diritti Umani del Comune insieme alla Città Metropolitana, già svolge sul territorio, per consolidarle e metterle in rete con i servizi pubblici e con le realtà del terzo settore. 

L’azione si inserisce nel quadro del Piano di Azione Locale (Pal) per un’azione amministrativa non discriminatoria, già adottato giunta Merola su proposta dell’assessora Susanna Zaccaria. Il Pal per un’azione amministrativa non discriminatoria e basata sui diritti umani nei confronti dei nuovi cittadini e delle nuove cittadine, ha l’obiettivo di promuovere il diritto al benessere, alla non discriminazione e alla partecipazione dei cittadini di paesi terzi. Il potenziamento delle attività del Centro Interculturale Zonarelli è in linea con una serie di iniziative promosse dal Comune negli ultimi anni. 

13 dicembre 2021 – Salaborsa compie vent’anni e raddoppia: presentato il progetto di Salaborsa Lab in Vicolo Bolognetti

Novità.

14 dicembre 2021 – Contrasto alla violenza di genere, raddoppiato il contributo del Comune alle associazioni: 148mila euro aggiuntivi

Integrazione di delibere precedenti. La giunta Merola, su impulso dell’assessora Susanna Zaccaria, aveva approvato un accordo quinquennale 2020-2024 di ambito metropolitano, con le associazioni del territorio che si occupano di contrasto alla violenza sulle donne, garantendo investimento e risorse per gli anni successivi e per aumentare la copertura dei costi di accoglienza. La nuova giunta ha portato il contributo annuale diretto del Comune di Bologna da 67 a 97 mila euro all’anno, a copertura di 20 nuovi posti nelle strutture di accoglienza.

16 dicembre 2021 – Al via nuove linee di Pedibus: salgono a 25 gli “scuolabus a piedi” con circa 300 bambini

Il progetto Pedibus “Bologna a scuola si muove sostenibile” è stato avviato già nel 2019, dal Comune di Bologna e dall’assessore alla Mobilità Claudio Mazzanti, con la collaborazione del Centro Antartide, con l’obiettivo di supportare le scuole nell’implementazione di modalità sostenibili e sicure nei percorsi casa-scuola. Con progetto Pedibus i bambini si recano a scuola a piedi, in gruppi accompagnati da alcuni genitori/nonni volontari oppure volontari di associazioni del territorio, percorrendo percorsi predeterminati. La nuova giunta ha semplicemente inserito 4 nuove linee per far arrivare a 25 le linee Pedibus che ora interessano 12 scuole della città.

23 dicembre 2021 – Approvato il Bilancio da 1,3 miliardi di euro: tariffe e tributi fermi, anno record per gli investimenti, sul welfare il maggiore impegno

Negli anni precedenti, il Comune di Bologna è stato tra i più virtuosi d’Italia. Azzeramento del debito, aumento progressivo degli investimenti, tariffe e tasse ferme. Queste erano state le caratteristiche principali portate avanti nella prima giunta Merola dalla vice sindaca Silvia Giannini e nella seconda giunta Merola dall’assessore al bilancio Davide Conte. La solidità del bilancio comunale non è stata scalfita nemmeno da contributi economici di carattere eccezionale, dovuto alla pandemia sanitaria, come i provvedimenti sulla Tari, sui dehors, sui buoni spesa. Grazie al buon lavoro ereditato dalla giunta precedente, le scelte di bilancio si muovono dunque nel solco della piena continuità con l’amministrazione precedente.

28 dicembre 2021 – Via al Passante di nuova generazione

Su questo ci sarebbe molto da dire. Mi limito qui a dire che l’analisi fatta dal collettivo WuMing è corretta nella parte in cui si dice che il “passante di nuova generazione”, in sostanza, non è altro che una versione aggiornata del “passante di mezzo” già deliberato dalla precedente giunta Merola. Le “migliorie” apportate (dalle coperture degli elettrofiltri alla piantumazione di nuovi alberi, dai punti di ricarica elettrici ai pannelli fotovoltaici) non sono altro che “integrazioni” e ampliamenti di cose già previste nel progetto precedente. 

Siamo dunque sul piano della mera comunicazione politica: la giunta si muove, a parole, in totale discontinuità con la giunta precedente (addirittura si è arrivati a dire che il Passante sarà  «un’opera simbolo della transizione ecologica»!) ma, nei fatti, sarebbe stato molto più onesto intellettualmente dire che l’opera si muove nel solco della più totale continuità con le decisioni già prese. Il colpevole ritardo invece si accumula sia rispetto al potenziamento del Servizio Ferroviario Metropolitano, sia rispetto alla predisposizione di un cronoprogramma dei lavori serio e trasparente, per minimizzare i danni dei cittadini in vista dell’accumularsi dei lavori in corso (passante, stadio, tram). 

2 gennaio 2022 – Pnrr, 20 milioni a Bologna per Villa Aldini, Teatro Comunale ed ex Parcheggio Giuriolo

Misure che erano già inserite nelle schede dei progetti presentati dalla cabina di regia del Pnrr (vedi sopra). 

4 gennaio 2022 – Pnrr, oltre 30 milioni di investimenti per l’edilizia residenziale pubblica a Bologna per la riqualificazione di due corti residenziali in zona Cirenaica

Misure che erano già inserite nelle schede dei progetti presentati dalla cabina di regia del Pnrr (vedi sopra). 

10 gennaio 2022 – Entra nel vivo il progetto di riqualificazione del Quadrilatero Scalo-Malvasia

Già previsto dalla giunta Merola. Il progetto di riqualificazione del Quadrilatero Scalo-Malvasia è il frutto di un percorso di coinvolgimento degli abitanti e delle realtà della zona avviato nel 2019 dalla Fondazione per l’Innovazione Urbana, in stretta collaborazione con il Comune di Bologna, per impulso dell’assessore Virginia Gieri, con l’assessore Orioli, con il Quartiere Porto-Saragozza e in sinergia con Acer.

Il progetto “Parco della Resilienza” conta su un finanziamento di 5 milioni di euro finanziati per metà attraverso il bando regionale per interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana (con risorse della Cassa Depositi e Prestiti e del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione) e per l’altra metà attraverso risorse proprie del comune, stanziate con il bilancio 2020.

11 gennaio 2022 – Al via i lavori di costruzione del nuovo plesso scolastico Carracci per oltre 400 studenti e un investimento di 7,7 milioni

Già deliberato dalla giunta Merola. Per impulso dell’assessore alla scuola Marilena Pillati e dell’assessore ai lavori pubblici, Virginia Gieri, la costruzione delle scuole Carracci ha avuto un iter tortuoso e complesso, impossibile da ricostruire in poche righe. Qui basta dire che nel corso del secondo mandato Merola sono stati investiti più di 50 milioni di euro nell’edilizia scolastica. La manutenzione dei quasi 150 complessi edilizi comunali che in città ospitano le scuole si è concentrata negli ultimi anni sulla sicurezza, con l’obiettivo di concludere il lungo percorso di adeguamento normativo e miglioramento sismico degli edifici. 

Nel 2017 è partito l’iter progettuale per la realizzazione di 5 nuovi edifici scolastici, tra cui il nuovo complesso scolastico delle Carracci composto da primaria e secondaria di primo grado, in via Felice Battaglia. L’approvazione del progetto esecutivo, la gara, i lavori, con un investimento di 7 milioni di euro, sono decisioni che sono state assunte dalla giunta Merola nei mandati precedenti.

12 gennaio 2022 – Pontelungo, parte la seconda fase della riqualificazione

Già deliberato dalla giunta Merola. I lavori di riqualificazione del Pontelungo sono stati decisi dalla giunta Merola per un importo complessivo già finanziato di 14 milioni di euro per lavori da fare in 3 anni. I lavori di riqualificazione e consolidamento sono stati divisi in tre fasi. La prima fase conclusa in estate ha riguardato i lavori di consolidamento e riqualificazione delle arcate del Pontelungo. L’intervento prevede la messa in sicurezza della struttura sul fiume Reno e il rifacimento e l’allargamento della parte superiore per ospitare percorsi ciclopedonali e il miglioramento della mobilità in tutta l’area. A gennaio parte semplicemente la seconda fase dei lavori già programmati negli anni precedenti.

19 gennaio 2022 – In via Procaccini la prima piazza scolastica. Un allestimento temporaneo permetterà di sperimentare un nuovo spazio pedonale

Già deliberato dalla giunta Merola. L’intervento era già previsto dal Piano per la Pedonalità Emergenziale, approvato nella scorsa giunta, in collaborazione con la Fondazione Innovazione Urbana. Si tratta di interventi sperimentali e temporanei, come quello già fatto nel 2020 per Piazza Rossini, e se l’effetto sarà positivo, il Comune di Bologna valuterà se renderlo definitivo. 

Dall’elenco delle cose fatte emergono due valutazioni politiche. La prima: come si può ben vedere, l’attuale amministrazione si muove nel solco della piena continuità con l’amministrazione precedente. Del resto, non poteva essere altrimenti, essendo stato Lepore membro delle due precedenti giunte Merola e avendone condiviso, in tutto e per tutto, l’azione amministrativa. La seconda: la volontà di “contrabbandare” queste scelte di ordinaria amministrazione con le “svolte”, oltre a dimostrare una certa ingratitudine verso il sindaco precedente e verso tutti i colleghi di giunta, segnala anche un preoccupante bisogno di voler dimostrare di essere all’altezza del ruolo istituzionale che si ricopre. 

Se proprio vogliamo parlare di vere “svolte” politiche, ne vedo solo due. La svolta politica (rectius: un’inversione a U) che c’è stata da parte di Coalizione Civica e del M5S, rispetto al Passante. Queste forze politiche sono entrate in maggioranza al “prezzo” di dover adottare un Passante che, al di là del nome, è praticamente identico a quello che avevano invece sempre fieramente avversato quando sedevano sui banchi dell’opposizione. It’s politics, baby.

La svolta politica c’è stata anche sul piano delle deleghe. Prima venivano distribuite tra gli assessori, con un sindaco che lasciava volentieri ampi (forse anche troppi) margini di autonomia, manovra e visibilità ai propri assessori. Ora è tutto accentrato nelle mani del sindaco: economia, lavoro, cultura, sicurezza, sanità. L’idea stessa di prevedere una moltitudine di deleghe in capo a più persone, più che dare un’idea di squadra e di collegialità, ha fino ad ora restituito un’immagine frammentata dell’azione di governo della città, in cui non si capisce esattamente, oltre al sindaco stesso, chi fa cosa. 

Ultima postilla. Mi stupisce come nell’elenco dei primi 100 giorni manchi una data importante per Bologna:

7 dicembre 2021 – Liberazione di Patrick Zaki

Questa vittoria è una vittoria di tutti, della famiglia di Patrick, dei suoi amici, dell’Università e del’intera città che non l’ha mai lasciato solo e l’ha voluto suo cittadino onorario. 

Certamente è un evento che non dipende dall’azione diretta del Comune, ma credo che il Comune in questi anni abbia saputo giocare un ruolo importante, per tenere accessi i riflettori sulla vicenda. Penso che, alla fine dei conti, questa sia stata la notizia più bella di questi primi 100 giorni del mandato Lepore. 

In conclusione. Il giudizio di questi primi 100 giorni non è positivo. Ma nemmeno negativo. Troppo presto per giudicare. Aspettiamo che arrivino i primi risultati, frutto magari di progetti nuovi e inediti che siano espressione di una visione di città che, a oggi, manca. 

Però, vi prego, anche basta con la “fuffa” e gli slogan da campagna elettorale. La propaganda è finita: è l’ora di attendere i risultati concreti dell’azione amministrativa e del governo della città. Perché continuare a raccontare una favola che non c’è? Perché non essere intellettualmente onesti nel riconoscere che la buona amministrazione, benché ordinaria, è la vera cifra politica di questa nuova giunta? 

(Segue) Le vere svolte di una città che rischia l’immobilismo…


7 pensieri riguardo “La favola dei 100 giorni della città più progressista d’Italia

  1. I primi “cento giorni” come azione di governo possono avere, forse, un senso quando si parla di premier di grandi nazioni con rilevanza mondiale sotto il profilo politico-economico.
    Riportata all’amministrazione ordinaria di una citta’ di medie dimensioni come Bologna, francamente fa sorridere non poco.

  2. Per muovere una critica, legittima alla Giunta Lepore i riferimenti precedenti li trovo poco utili al giudizio che si richiede, forse una sintesi più esplicita chiarirebbe la posizione e anche qualche suggerimento se si ha a cuore la Città

  3. Corretto l’invito a evitare “l’ansia da prestazione”. Dal punto di vista politico, a mio modesto parere, bisognerebbe avere il coraggio, da parte di tutti gli amministratori, di anteporre la visione politica alla ordinaria amministrazione

  4. Debbo dire che fatico a comprendere il valore critico dell’articolo: ripetere, in un elenco notevole di cose fatte in continuità in relativamente poco tempo non mi sembra una critica ma il rilievo di tutte cose positive: quasi un elogio!
    (Il valore della buona amministrazione supera quello di grandi scelte politiche spesso coincidenti con la creazione di nuove sigle prive di significato e soprattutto di contenuto).
    L’unico punto che condivido è la carenza di un piano organico dei molteplici interventi previsti che rischiano di rendere invivibile Bologna per anni.
    Idea : nessuno ha pensato a fare come Genova (ma anche come Londra, Un porto Croato , il Cairo per semplice esperienza personale) ovvero lavorare 24 ore al dì 7 giorni su 7 ???

  5. Beh, a volte le cose fatte nei primi 100 giorni caratterizzano l’azione amministrativa e restano. Nel primo mandato Merola furono realizzati i T-Days che ancor oggi (r)esistono. Nel secondo mandato Merola furono realizzate le corsie riservate alle moto, ma non hanno resistito che pochi mesi

Rispondi