Bike sharing, troppi vandali

I dati sul servizio di noleggio bici in città ci dicono che, grazie anche all’intervento pubblico, quella di Bologna si può definire un’esperienza soddisfacente per l’azienda e per gli utenti, con una serie di garanzie qualitative ed economiche difficilmente replicabili altrove. Il vero tasto dolente, tuttavia, resta quello dell’alto numero di danneggiamenti ai mezzi che rappresenta una voce di spesa non indifferente per l’azienda e un danno grave per i cittadini

di Ridemovi Spa


Gentile Direttore, per prima cosa desideriamo ringraziare la vostra rivista per l’articolo sul servizio di bike sharing a Bologna, firmato da Andrea Femia (qui), che ci permette di capire come migliorare il nostro servizio e ci dà l’opportunità di spiegare meglio le criticità che affrontiamo tutti i giorni.

In primis la questione dei 60 secondi. Se la bici, al momento dell’apertura del lucchetto, risulta scarica o non fruibile e il cliente chiude il lucchetto entro i 60 secondi, non si vedrà addebitare nessun costo. La funzione è attiva ma per un problema di aggiornamento software non stava funzionando a Bologna e, anche grazie al vostro articolo, è stata ripristinata.

Per quanto riguarda i malfunzionamenti, Bologna ha vissuto dei momenti critici a causa di un livello di vandalismo molto elevato. Oltre 800 biciclette sono state distrutte da teppisti nel corso del 2022 e sono stati fatti innumerevoli interventi per sistemare piccoli atti vandalici. L’azienda, con un grande sforzo economico, ha progettato e installato lucchetti blindati e un software unico sul mercato che blocca la ruota (nonostante la manomissione del lucchetto) rendendo la bicicletta inutilizzabile dal vandalo. Queste soluzioni aumentano il consumo di corrente e la quantità di mezzi con bassa carica per le strade di Bologna.

Abbiamo aumentato anche gli interventi di riparazione in città. Oggi riusciamo ad aggiustare tutti i mezzi vandalizzati entro il giorno successivo alla manomissione. Purtroppo, i mezzi in attesa di intervento risultano inservibili per qualche ora. Il problema del vandalismo va affrontato in maniera ancora più incisiva da parte delle forze dell’ordine e non dagli operatori che ne subiscono il costo economico insostenibile.

Se consideriamo il numero di mezzi, Bologna ha la più alta densità di biciclette in Italia, insieme a Firenze che ha deciso un
bando di affidamento simile a quello di Bologna, e un unico operatore. Anche in questo caso è Ridemovi. Bologna e Firenze hanno circa 1 bici ogni 150 abitanti (100 nei mesi estivi).

Nelle città dove c’è concorrenza la situazione è ben diversa. Milano ha circa 1 bici ogni 300 abitanti, (calcolato sui residenti. se dovessimo aggiungere i 2 milioni di persone che arrivano dall’hinterland la proporzione peggiorerebbe), Torino circa 1 bici ogni 590 abitanti, Roma circa 1 bici ogni 933 abitanti, Verona e Brescia non hanno sistema di bike sharing free flow. Bologna è anche una delle pochissime città in Europa ad offrire la bicicletta muscolare in modalità free flow. Disponibile a prezzi molto convenienti e molto utilizzata soprattutto dagli studenti.

Infine i prezzi. La tariffa applicata a Bologna risulta il 76% più bassa rispetto alla media di città come Milano, Roma, Torino. Le tariffe molto convenienti di Bologna, rese possibili dall’investimento pubblico, determinano un utilizzo molto elevato del servizio con una media di viaggi per mezzo più che doppia rispetto alle altre grandi città.

Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti a Bologna anche se siamo consapevoli di non essere neanche lontanamente perfetti. Nonostante gli altissimi numeri – sono più di 170mila le persone che hanno scaricato la nostra app nel territorio bolognese – l’industria del bikesharing è molto giovane e stiamo imparando oltre che investendo per migliorare continuamente.

Riteniamo che la strada scelta dal Comune di Bologna di assegnare il servizio a un unico operatore avvantaggi l’utente finale con un maggior numero di mezzi disponibili, tariffe più convenienti e un’area di copertura del territorio molto ampia.

A nostro avviso il problema di Bologna è ancora il vandalismo. Pochi soggetti che squalificano l’immagine di tantissime persone per bene. Auspichiamo interventi risolutivi che, con il vostro aiuto, forse cominceranno ad attivarsi.


3 pensieri riguardo “Bike sharing, troppi vandali

  1. ma scusate xche’ la fate cosi’ difficile ?? se non erro il noleggio di una e.byke e’ garantito da una carta di credito, o da un documento valido di identita’ se al momento della restituzione la bici risulta danneggiata basta risalire all’ultimo utilizzatore e da li una bella multa di qualche centinaio di euro non gliela leva nessuno, cosi’ gli passa la voglio di vandalizzare….
    Oppure a voi risultano biciclette vandalizzate ancor prima dell’uso cioe’ manomesse da fermo?? qui secondo me vanno istituiti controlli da parte della polizia municipale o dalle GEV (che gia’ fanno un controllo sulle bici abbandonate nelle rastrelliere cosiddetti “ravaldoni”) e che potrebbero estendere anche qui la loro competenza. In ogni caso quando si riesce a coglierne uno sul fatto serve applicare una pena severa, dopotutto vige sempre il detto :REPRIMERE UNO X EDUCARNE 100 O NO??

  2. Da tempo non è possibile raggiungere il Pilastro con una bici a noleggio. Troppi vandalismi in zona? Nonsaprei, sta di fatto che il servizio si ferma a San Donnino

  3. MI fa piacere leggere un intervento da Ridemovi, anche per vedere il punto di vista dell’azienda. Concordo che il problema principale sia il vandalismo, ma il secondo senza dubbio è l’area di copertura, come sottolineato dal commento precedente: se non è utilizzabile in tutta la città il servizio sarà sempre penalizzato, e a tutt’oggi non ci sono hub di parcheggio al Marco Polo, nè al Meraville, nè al cinema The Space.
    Perchè?
    Ho citato questi posti perchè io li avrei utilizzati e sono molto frequentati. Non è tanto importante il numero di bici per abitante, ma la loro distribuzione capillare. Addirittura, secondo me, sarebbe meglio avere più hub distribuiti sulla città, rinunciando al free-floating, e ci eviteremmo tutte quelle bici sparse ovunque a causa di persone incivili.

Rispondi